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Politica lunedì 24 febbraio 2014 ore 13:59

Bucalossi vuole una città "intelligente"

Il candidato sindaco alle primarie del Pd lancia una nuova visione di Colle



COLLE VAL D'ELSA — Coesione sociale, diffusione e disponibilità della conoscenza, creatività, libertà e mobilità effettivamente fruibile, qualità dell’ambiente naturale e culturale. Negli ultimi anni le città sono protagoniste di molti dibattiti, la loro centralità e il loro ruolo ritenuti trainanti per l’intera società, riconosciuti e affermati con sempre maggior forza. La crisi sta comportando per tutte le città, anche per Colle, un ripensamento della pianificazione urbanistica ed una difficile riflessione strategica sullo sviluppo. Miriana Bucalossi, candidato sindaco alle prima del Pd traccia le priorità della città di Colle val d’Elsa.

“Colle – spiega Bucalossi - dovrà intraprendere un vero e proprio percorso di innovazione sociale che la porti a sfruttare le opportunità della “smart city” , la città intelligente, uno spazio urbano che possa essere capace di affrontare la sfida che la globalizzazione e la crisi economica pongono in termini di competitività e di sviluppo sostenibile”.

Nel rendere Colle una città “smart” sarà necessario riportare le persone al centro della discussione e promuovere la partecipazione dei cittadini, riaffermando con forza il principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’articolo 118 della nostra Costituzione e lasciando alle soluzioni tecnologiche il ruolo che è loro proprio, quello di essere uno strumento orientato alla risoluzione di specifici bisogni della città.

“E’ per raccogliere i questi bisogni che la futura amministrazione comunale – aggiunge Bucalossi - dovrà affidarsi ai suoi cittadini, definendo un percorso dove si impegni non ad imporre scelte, ma ad ascoltare e registrare le esigenze espresse dai propri cittadini”.

Colle “smart city” richiederà quindi la costruzione di un processo partecipativo basato sul sostegno, la collaborazione e il coinvolgimento continuo di attori pubblici e privati e cittadini, ognuno dei quali rappresenta un soggetto da coinvolgere, e non solo da informare. Occorre fare della partecipazione attiva un tratto distintivo della prossima amministrazione comunale lavorando secondo due direttrici: da una parte dovrà essere innovato il funzionamento dell’amministrazione in modo da rendere organigrammi, procedure e regolamenti orientati alle possibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni; dall’altra dovranno essere attuate specifiche sperimentazioni operative con il pieno coinvolgimento dei cittadini e dei quartieri, attraverso le quali avviare il vero e proprio processo di democrazia partecipata rispetto a temi strategici quali mobilità, sviluppo economico, territorio e tutela dell’ambiente, cura delle persone e la socialità, attrattività e opportunità culturali, relazioni con l’amministrazione pubblica.

La costruzione di un territorio moderno, innovativo ed inclusivo non può che passare attraverso una dimensione urbana fatta a misura d’uomo, perché è nelle città che si sperimentano nuove convivenze, è nelle città che si immagina il futuro.


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