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Cronaca martedì 03 marzo 2015 ore 17:24

Cryptolocker, una via di mezzo tra virus e truffa

Segnalazioni giunte alla Polizia Postale: mail subdole che una volta aperte infetta il computer. Per sbloccarlo vengono richiesti soldi in cambio



VALDELSA — Sono numerose le segnalazioni che arrivano in questi giorni alla Polizia Postale di Siena da parte di cittadini tratti in inganno da misteriose mail. In particolare, capita sempre più spesso di ricevere messaggi di posta elettronica con avviso di “rimborsi”, per la “restituzione di materiale vario”, o che sembrano provenire dal corriere espresso SDA, del tipo: “Il vostro pacchetto con codice di spedizione (...) è arrivato al (...) stampare l’etichetta di spedizione e mostrarla all’ufficio postale più vicino per ottenere il pacchetto”. Il messaggio, in realtà, contiene un allegato con estensione “.cab/.zip/.scr”, spiegano gli esperti della Polizia, che una volta aperto installa nel vostro PC il virus Cryptolocker, molto difficile da rimuovere, con conseguente successiva perdita dei dati custoditi. Le segnalazioni, giunte anche dalla Valdelsa, hanno permesso agli agenti di effettuare vari controlli serrati e di arrivare alla radice del problema. L’attacco dei criminali informatici, infatti, è del tipo ransomware, con CrypoLocker o simili, ovvero malware, con cui i malintenzionati infettano il computer, criptano i dati della vittima, richiedendo un pagamento per la decriptazione. La richiesta di pagamento che viene fatta per sbloccare il computer non dà oltretutto la certezza che i dati vengano resi fruibili, cioè decriptati. Il consiglio della Polizia Postale è quindi quello di non cedere al ricatto di questi malintenzionati visto che si tratta di una vera e propria truffa. Preventivamente, la cosa migliore da fare è invece quella di non aprire, assolutamente, gli allegati delle mail sospette e cestinare immediatamente il loro contenuto, prima che possa essere infettato l’intero sistema informatico.


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