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Attualità mercoledì 11 maggio 2016 ore 15:37

San Domenico, esempio nazionale

Consultazione pubblica per il progetto di recupero dell'ex carcere, otto per cento di tutto il centro storico



SAN GIMIGNANO — Trasformare un gioiello dell’architettura del Trecento toscano da monumento di un illustre passato in un momento di aggregazione per la comunità, e di sviluppo per il territorio. Questo l’obiettivo che si è posto il Comune di San Gimignano avviando una consultazione pubblica per realizzare interventi di recupero e valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico e chiamare così a raccolta istituzioni e privati. Le finalità del bando, che si chiude il prossimo 31 maggio, sono state illustrate in una conferenza stampa presso la sede dell’Anci nazionale, alla presenza del sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e di Alessandro Cattaneo, presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci che collabora alle attività di valorizzazione del Comune senese.

Il San Domenico, uno dei complessi monumentali più affascinanti della Toscana coi suoi 9mila metri quadrati di superficie, fra stanze, cucine, laboratori e cantine, porticati e spazi comuni, nel 2011 è stato trasferito al Comune di San Gimignano e alla Regione Toscana, grazie alla prima operazione di ‘federalismo demaniale culturale’, il processo di trasferimento a titolo gratuito di beni di interesse storico-artistico del patrimonio culturale dallo Stato agli enti locali, Il Comune senese, forte anche del titolo di città patrimonio Unesco di cui si fregia dal 1990, cerca ora investitori privati per dare, attraverso lo strumento tecnico della concessione lunga, nuova veste ed identità ad un luogo dalle immense potenzialità.

“Il ‘Progetto San Domenico’ non è solo un’operazione volta a restaurare un bene prezioso, prima castello del Vescovo, poi convento dei Domenicani e poi carcere che assomma all’ 8% del Centro Storico di San Gimignano”, sottolinea il sindaco Giacomo Bassi, che è anche presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco. “Questo incontro – ha spiegato Alessandro Cattaneo, presidente del Fondo Patrimonio Comune dell’Anci e della delegazione di Assoimmobiliare per lo sviluppo e la valorizzazione – vuole innanzitutto dare senso ad un lavoro di grande qualità e importanza per il compendio di cui parliamo, peraltro inserito a San Gimignano in un contesto di grande pregio e meta turistica da 3 milioni di visitatori l’anno”.


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