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Attualità mercoledì 15 aprile 2015 ore 15:27

Se la Francigena si percorre sui trampoli

Originale iniziativa alla scoperta dei luoghi che hanno fatto la storia del percorso, da Siena a Abbadia Isola



MONTERIGGIONI — Che la via Francigena fosse un percorso da fare a piedi è cosa ormai nota, che lo stesso percorso lo si possa fare anche in bici è un'alternativa, ma mai nessuno l'ha attraversata con i trampoli. La Via Francigena suddivisa in quattro tappe, con partenza da Siena e arrivo ad Abbadia Isola, nel Comune di Monteriggioni, con la straordinaria compagnia degli attori del “Teatro del Ramino” che percorreranno il tratto sui trampoli.

In una virtuosa e inedita fusione tra storia, cultura e patrimonio paesaggistico e naturale, i Comuni di Siena e Monteriggioni, in collaborazione con l’Associazione Toscana delle Vie Francigene (ATVF) promuovono per sabato 25 aprile “Sui trampoli attraverso la storia. La Francigena da Siena a Monteriggioni, vivendo la storia, incontrando il teatro”: un’iniziativa di animazione con performance teatrali e intrattenimento musicale lungo gli oltre 20 chilometri della Via Francigena che separano il Santa Maria della Scala dall’abbazia di San Salvatore all’Isola.

Sandro Santini, dopo aver ricordato il prezioso lavoro di manutenzione e gestione dei tracciati della Francigena svolto dall’ATVF in collaborazione con gli enti locali, soprattutto in ambito di messa in sicurezza, percorribilità e segnaletica dei percorsi, ha sottolineato “l’opportunità di realizzare iniziative che siano in grado di rendere ancora più attrattivo il richiamo di questo tracciato storico, per una sua piena valorizzazione anche oltre il significato originario del pellegrinaggio”. Concetti ribaditi anche da Marco Valenti, che ha definito l’iniziativa come “un’operazione immersiva e totalizzante, nella quale si mettono insieme elementi storici, ambientali e territoriali, dove i protagonisti raccontano vicende e aneddoti che potrebbero essere realmente accaduti lungo questi percorsi”.

Il programma di sabato 25 prevede il ritrovo alle ore 9 al Santa Maria della Scala per una visita guidata del Pellegrinaio e circa mezz'ora più tardi la partenza della camminata fino al suggestivo eremo di San Leonardo al Lago, intorno al quale si possono ancora ammirare i resti di una cinta muraria munita di torri, lo spazio del chiostro e una parte di locali monastici, tra i quali il refettorio affrescato nel XV secolo da Giovanni di Paolo. Dopo la visita del complesso e il pranzo nel chiostro, il soprano Antonella Natangelo e il mezzosoprano Elisa Malatesti saranno protagoniste del concerto di musiche medievali per arpa celtica, arpa al ginocchio e due voci al termine del quale riprenderà la passeggiata in direzione Castello della Chiocciola, famoso per la resistenza contro le milizie imperiali nella guerra che coinvolse Siena alla metà del XVI secolo. Visitata la fortificazione, intorno alle 15, i camminanti si dirigeranno verso Monteriggioni, dove li attenderà il saluto dell’associazione culturale “Agresto”; poi, alle 18, ultima tappa per Abbadia Isola, con meritato ristoro all’arrivo nei locali della tinaia. Alle 21, infine, nell’abbazia di Abbadia Isola, l’Unione Corale Senese “Ettore Bastianini” allieterà il pubblico con “Il viaggio dell’anima”, concerto diretto da Francesca Lazzeroni con la partecipazione di Elina Yanchenko al pianoforte.

Uno degli aspetti più innovativi della giornata è senz’altro costituito dalla partecipazione degli attori del Teatro del Ramino sui trampoli, “strumenti che rappresentano contemporaneamente – come ha detto Anna Gelsomino – sia un prolungamento del corpo sia il palcoscenico stesso, e con i quali porteremo in scena non invenzioni, ma grandi emozioni legate a una scenografia storica e paesaggistica fantastica come quella offerta dalla campagna senese”. La compagnia offrirà lungo tutto il percorso uno spettacolo nuovo, nato dall’esperienza recentemente compiuta, sempre sui trampoli, sul Cammino di Santiago di Compostela e drammatizzato attraverso l’esperienza e la ricerca storica. Tebaldo e Giacomo saranno i due pellegrini, interpretati dagli attori, chiamati ad affrontare le difficoltà del percorso come metafora di vita.


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