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Spettacoli mercoledì 09 aprile 2014 ore 13:46

Sonar, week end da palati fini

Dall'energia made in London dei "Dub Pistols" alla poesia tutta italiana del "Management del dolore post-operatorio"



COLLE DI VAL D'ELSA — Dall'energia made in London dei Dub Pistols alla poesia tutta italiana del "Management del dolore post-operatorio" il Sonar prepara un fine settimana da non perdere.

Venerdì 11 aprile alla 'casa della musica' di Colle Val d'Elsa arriva il gruppo guidato da Barry Ashworth che, con il suo eclettico ska-dub-punk, riesce a suscitare entusiasmo soprattutto nei live.

I Dub Pistols si formano a metà degli anni '90 sull'onda della big beat londinese quando Barry Ashworth, che proveniva dall'esperienza con i Deja Vu, incontra Jason O'Bryan fondatore della storica etichetta dance Wall Of Sound. La coppia si ritrova a condividere i medesimi gusti musicali, lo ska degli anni '50, gli eroi londinesi The Clash e The Specials. Da questa passione nasce il loro progetto che coinvolge altri artisti: nascono così i loro spettacoli live con i quali conquistano il pubblico attraverso tour lunghissimi.

Dopo l'album d'esordio 'Point Blank' (1998), i Dub Pistols vengono chiamati a remixare artisti del calibro di Moby, Ian Brown. A loro viene affidata la realizzazione di tracce che saranno la colonna sonora di giochi per Play Station come Blade 2 con Busta Rhymes.

Gli album successivi: 'Six Million Ways To Live' (2003), 'Speackers & Tweeter' (2007), 'Rum & Coke' (2009), 'Re-Hash' (2011) non sono che la conferma di un successo planetario.

Apriranno la serata Ratlock & Lits: nati dai Casino Royale, sono al loro esordio live e si fanno notare per un linguaggio musicale nuovo, creativo e contro tutto ciò che è convenzionale. Il Dj set “after show” sarà invece affidato al dub step coloratissimo dei Numa crew, garanzia di divertimento senza compromessi.

Ingresso 12 euro con la consumazione omaggio.

Sabato 12 aprile il Sonar ospita una tra le band più interessanti e innovative della scena indie italiana. A Siena arrivano i Management del dolore post-operatorio, ovvero quattro poeti di provincia, che gridano la loro noia attraverso la musica.

Il gruppo propone canzoni d'autore in chiave elettronica. I testi racchiudono tanti piccoli frammenti del miglior cantautorato di protesta, attualizzandoli e vestendoli di contemporaneità. Si racconta l'uomo di oggi, con le sue chirurgie plastiche, le sue nevrosi, le lobotomie da digitale terrestre e le tecnologie pornografiche. Le basi ritmiche sono invece bassi “bellici” e batterie rabbiose, a tratti elettroniche, mentre le chitarre hanno un appeal di matrice indie britannico, ma personalizzate da riff originali e sonorità acide.

Ad aprire il live del Management del dolore post-operatorio, ci saranno gli Andreas, l’espressione più scanzonata e irriverente del rock’n’roll valdelsano.

Aftershow d’autore, con lo strepitoso Lory Muratti e i suoi “80’s post-punk” tutti da ballare. Insieme a lui Low Fidelity djset.


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