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Cronaca mercoledì 18 dicembre 2013 ore 09:35

Tares, scatta la protesta. Ma il Comune non c'entra

"Colle Protesta", nasce un comitato su Facebook: venerdì prossimo sit-in in Piazza Arnolfo



COLLE DI VAL D'ELSA — “Comprendiamo le difficoltà manifestate dagli operatori commerciali per il pagamento della Tares in un momento di grave crisi che colpisce tutti i settori e ci faremo portavoci delle loro esigenze nelle sedi opportune, per chiedere la revisione della tassazione futura. Per quanto riguarda i versamenti riferiti al 2013 siamo disponibili a fornire chiarimenti e a individuare possibili soluzioni, ma le tariffe della nuova imposta che dal 1 gennaio 2013 ha sostituito la Tia e la Tarsu, sono stabilite da una normativa nazionale indipendente dalla volontà dei Comuni, le cui casse non ne traggono alcun ricavo. La Tares, infatti, è composta da una quota rifiuti destinata a Sei Toscana, nuovo gestore interprovinciale del ciclo integrato dei rifiuti, e da una quota destinata allo Stato, pari 30 centesimi per metro quadrato, per finanziare i cosiddetti ‘servizi indivisibili’ quali, ad esempio, illuminazione pubblica e manutenzione delle strade. I Comuni, pertanto, si trovano a svolgere un ruolo di esattori per conto di soggetti terzi, pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche che vivono le attività commerciali, nella nostra città come in tutta Italia”. Con queste parole il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni ha aperto nei giorni scorsi l’incontro che si è svolto in Municipio con operatori commerciali e responsabili delle associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, a cui hanno partecipato anche gli assessori al bilancio e all’ambiente del Comune colligiano, Leonardo Parri e Claudio Niccolini.Una protesta che è montata solo dopo l'arrivo dei bollettini postali per il pagamento della tassa. Tariffe spropositate, a detta dei commercianti, e così anche su Facebook ecco nascere un gruppo intenzionato a far valere le proprie ragione. "Colle Protesta", questo il gruppo nato sul social che si è dato appuntamento per venerdì prossimo quando, in occasione del mercato settimanale, molti commercianti e addetti ai lavori si ritroveranno tutti insieme per un sit-in di protesta.

Il Comune però, nonostante tutto, si chiama fuori da questa "pesante" novità: “La normativa nazionale - ha aggiunto Brogioni - prevede che il costo complessivo per la raccolta, lo smaltimento e la riscossione del servizio di gestione dei rifiuti sia coperto interamente con gettito proveniente dalla Tares, senza alcuna possibilità di compartecipazione da parte del Comune come invece avveniva in passato. Le amministrazioni comunali possono farsi carico soltanto delle esenzioni per casi accertati di forte disagio sociale ed economico, fra i soggetti privati, e delle riduzioni per grandi utenze non domestiche che contribuiscono alla raccolta differenziata della frazione umida, quali ad esempio gli esercizi di ristorazione”.

Nonostante tutto, da Palazzo Renieri sono state appoggiate le istanze dei cittadini, con l'impegno a far valere le proprie ragioni nell sedi competenti.


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