Politica giovedì 07 agosto 2014 ore 14:35
Un bilancio che fa ancora discutere
Nonostante l'approvazione a maggioranza, Pd e M5S si scagliano contro le decisioni del sindaco Paolo Canocchi
COLLE DI VAL D'ELSA — Continua a far discutere l'approvazione
del bilancio preventivo avvenuta la scorsa settimana nell'ultima
seduta del consiglio comunale di Colle. Dopo le parole del capogruppo
del Pd Stefano Nardi che aveva spiegato la richiesta fatta al sindaco
Canocchi di far slittare la decisione e settembre e dopo aver
accusato lo stesso sindaco di non aver avuto coraggio, è stata la
volta del capogruppo di Su Per Colle Angela Bargi che ha invece
accusato il Partito Democratico di incoerenza, per aver votato contro
ad un bilancio che per molti aspetti ricalcava quello presentato
dalla passata amministrazione. Infine ecco la presa di posizione di
Juri Bettollini e Donato Montibello, responsabili del Pd per le
politiche colligiane: “Un bilancio preventivo arruffato, senza
anima né programmazione logica di lungo periodo. Un bilancio al
quale il Partito democratico ha detto no perché è mancato il
coraggio di diminuire le tasse, tenendo conto delle esigenze dei
colligiani in un momento difficile come questo”.
“Nei giorni
scorsi, per giustificarsi rispetto all'aumento delle tasse -
continuano Bettollini e Montibello - il sindaco ha affermato
l'impossibilità da parte del Comune di intervenire sulla Tari. In
realtà, invece, in maniera incoerente rispetto a quanto dichiarato
da Canocchi, è stata modificata la ripartizione percentuale dei
costi del servizio, aumentando le utenze domestiche. Il Partito
democratico si è offerto di ragionare insieme alla maggioranza per
capire se ci fossero i margini per poter evitare gli aumenti a carico
dei contribuenti. Ancora una volta, il sindaco e la maggioranza hanno
preferito approvare la manovra, senza rifletterci ulteriormente e
senza dare spazio a misure alternative”.
Al coro di critiche si
sono aggiunte anche quelle dell'altra parte della minoranza
colligiana in consiglio comunale, ovvero il Movimento 5 Stelle che ha
spiegato la propria divergenza di vedute non tanto sui contenuti
quanto per la celerità con cui è stato consegnato il documento del
bilancio, tempi ristretti per una serio approfondimento: “Riteniamo
che il bilancio preventivo – ha detto Roberto Galgani - non si
discosti quasi per niente da quello degli anni precedenti, andando
contro quel cambio di rotta determinante che, a suo tempo, era stato
annunciato”.
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