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Cronaca mercoledì 09 aprile 2014 ore 09:07

Vitap e Rcr, due facce della stessa medaglia

Il presidente Rossi ha incontrato le azienda valdelsane: a Poggibonsi "per una realtà tutta toscana", a Colle si torna a parlare di biomasse



COLLE DI VAL D'ELSA — Nel suo viaggio in Valdelsa, spaziando tra sanità, turismo e cultura, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha avuto modo di entrare a contatto con il mondo dell'imprenditoria valdelsana. Prima a Poggibonsi, all'intyerno della Vitap, "un'azienda cpon connotazioni tutte toscane", come ha detto lo stesso presidente. Poi, nel pomeriggio a Colle di Val d'Elsa, all'interno della Rcr Cristalleria Italiana. Alla Vitap, il Presidente Rossi ha visto la macchina, pensata e realizzata a Poggibonsi, che applica bordi a pannelli curvi di grandi dimensioni, una soluzione talmente innovativa e a costi concorrenziali, che vanta già i primi "cloni" cinesi. Il presidente ha apprezzato in particolare l'entusiasmo e la passione che ha scoperto nei titolari e nei lavoratori e il fatto che, nonostante la crisi, l'azienda sia in crescita e non abbia mai fatto ricorso alla cassa integrazione.

Non è così alla Rcr, cristalleria italiana di Colle Val d'Elsa, anche se management e rappresentanza sindacale unitaria contano di riuscire ad azzerare la cassa integrazione entro fine anno. L'azienda vanta oggi un fatturato di 50 milioni di euro e occupa 400 addetti su tre turni di lavoro oltre ai 150 dell'indotto ed è una delle realtà produttive più importanti della zona. Nel 2010 ha molto sofferto la crisi del cristallo, rischiando la chiusura. E' riuscita a risollevarsi e a crescere grazie al Luxion, un materiale cristallino privo di piombo, inventato in azienda e sul quale sono stai compiuti studi e modifiche per sei anni fino a giungere all'attuale perfezione, come hanno spiegato l'amministratore delegato Roberto Pierucci e il responsabile ricerca e sviluppo, Corrado Petri.

Capace di produrre oltre 45.000 calici al giorno, l'azienda è tra le prime in Italia e ha pochi rivali nel mondo e possiede il più grande forno al mondo per la produzione di cristallo, un gigante da 250 tonnellate, capace di mantenere per tre giorni una temperatura di oltre 1.400 gradi centigradi fino ad una completa miscelazione degli ingredienti che compongono il Luxion, ovvero quarzo, ossido di bario, erbio e un'altra ventina di microcomponenti che danno origine ad un prodotto privo di piombo e quasi indistinguibile dal cristallo.

Il presidente ha apprezzato la capacità dimostrata di resistere alla crisi e non ha chiuso alla possibilità di poter concorrere ai bandi regionali destinati a finanziare con fondi europei gli investimenti in risparmio energetico, a partire dal progetto di realizzazione di una centrale a biomasse a filiera corta, un impianto capace di produrre 1,5 milioni di euro di risparmio annuo su costi energetici che raggiungono i 600.000 euro al mese per ogni forno acceso in continuo.


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Tappa in Valdelsa per il presidente Enrico Rossi

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