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Agroalimentare, Nuovo Centrodestra lancia l'idea

Riccardo Clemente: "Abbiamo produzioni alimentari di eccellenza, creiamo il Polo Tecnologico Agroalimentare per creare posti di lavoro"

Cogliere l’opportunità di Expo 2015 per rilanciare il settore agroalimentare in provincia di Siena attraverso la costituzione di un Polo Tecnologico Agroalimentare dove ricerca, agricoltura e agroalimentare si incontrano e crescono insieme. E' questa l'ultima proposta che arriva dal Nuovo Centrodestra di Poggibonsi, tramite il suo esponente, Riccardo Clemente, per creare nuovi posti di lavoro, sviluppo ed innovazione nel settore agricolo e agroalimentare dell’intera provincia.

“Il nostro territorio è caratterizzato da produzioni alimentari di eccellenza – ha dichiarato Clemente – vino, olio, formaggi e molto altro, e possiede le conoscenze e la tecnologia offerte dall’Università di Siena ed altri centri di ricerca per creare un polo di eccellenza per le biotecnologie agroalimentari e diventare motore di sviluppo per il territorio. Esistono oggi realtà simili che rappresentano poli di eccellenza dove il privato ed il pubblico svolgono ricerche ed offrono servizi per ottenere nuovi prodotti agroalimentari più sani, assistenza allo sviluppo delle aziende agricole, formazione e informazione sui progetti internazionali, servizi di marketing e promozione”. Un modello dunque da prendere da esempio e da sfruttare per creare qualcosa di simile anche in Valdelsa allargando il raggio anche a tutta la Provincia di Siena.

“Il nuovo soggetto, che potrebbe chiamarsi Parco Tecnologico Agroalimentare Senese (PTAS) – ha fatto sapere ancora l'esponente poggibonsese del Nuovo Centrodestra - dovrà iniziare con un aiuto degli enti pubblici, in primo luogo della Regione. Successivamente dovrà essere autosufficiente dal punto di vista economico per non diventare un altro carrozzone pubblico per dispensare poltrone e favori”. Riccardo Clemente cerca subito di mettere le cose in chiaro per quanto riguarda il futuro dello stesso progetto e al tempo stesso degli obiettivi: “Il suo mandato principale dovrà essere quello di fornire soluzioni alle nuove sfide del settore agricolo e agroalimentare - ha concluso Clemente - supportarle con ricerche mirate nella lotta di nuove malattie delle piante o degli animali, offrire servizi di consulenza in campo della sicurezza alimentare e miglioramento della qualità dei prodotti. Dovrà infine aiutare le aziende medi nei processi di internazionalizzazione per la vendita”.