Cronaca

Albero caduto, tutti sapevano che era malato

"Le maestre dicevano ai nostri figli di non giocare sotto alla pianta": sale la rabbia dei genitori per una tragedia sfiorata

Gli alberi che costeggiano la recinzione della scuola dovrebbero essere controllati

Emergono particolari poco rassicuranti dalla tragedia sfiorata ieri davanti alla scuola elementare “Salvetti” di Colle di Val d'Elsa con un albero che, con il forte vento e la pioggia, è caduto sulla strada. Tutti sapevano che quegli alberi erano pericolanti, tutti erano a conoscenza del fatto che meno si stava sotto e meglio era. La rabbia arriva direttamente dalle parole dei genitori che tramite Facebook e tramite messaggi alla nostra redazione hanno fatto sapere tutto il loro disappunto. “Tutti sapevano – dice un genitore – anche le maestre perché quando trascorrevano la ricreazione nel cortile della scuola dicevano sempre ai bambini di non giocare sotto agli alberi”. Una situazione quindi nota e, come dicono alcuni, già segnalata: “Noi abitiamo proprio davanti e tutta la zona, dove insistono questo tipo di alberi, è pericolante. Sono piante malate, basti pensare che per lo stesso motivo un giardino pubblico poco distante è da mesi che è chiuso”, afferma un altro colligiano. “Meno male non è successa una tragedia, è andata decisamente bene”, è il disappunto di un'altra mamma.

In effetti, fortunatamente in quel momento non stava passando nessuno e i bambini con i loro genitori non avevano ancora iniziato il loro ingresso a scuola. Una fatalità visto che via XXV Aprile è una delle vie più trafficate di Colle e per di più pochi metri dal punto dove è caduto l'albero c'è un semaforo e molto stesso proprio in quel tratto ci sono le auto in fila ad attendere il verde. Senza considerare che in quell'orario i genitori, la gran parte a piedi perché non ci sono parcheggi, accompagnano i loro figli all'ingresso della scuola. Adesso, comunque, tutte le piante dovranno essere immediatamente monitorate e se necessario rimosse. “Si parla tanto di manutenzione – è lo sfogo sui social di una mamma – ma poi se non ci sono i soldi nemmeno per togliere le luminarie come è pensabile pensare ad una cosa molto più grave come questa”. Di sicuro, da domani, i tecnici del Comune saranno al lavoro per cercare di rimediare ad una situazione che poteva essere veramente drammatica.