Cronaca

Asilo nido, iscrizioni in netto calo

In cinque anni persi quasi la metà dei bambini. L'assessore Salvadori: "Ottimizzare Rodari e Coccinella e lasciare l’asilo di Lecchi in stand-by”

Centodiciannove iscritti e un’attività da programmare per il rientro a settembre negli asili nido comunali. “I servizi educativi per la prima infanzia del nostro Comune – dice l’assessore Susanna Salvadori - sono esempio, ovunque, di buone pratiche. Questa è la nostra storia e ne siamo fieri. Nel programmare l’attività 2014-2015 stiamo facendo i conti con una diminuzione significativa delle iscrizioni, un trend che si è delineato negli ultimi quattro anni e che interessa tutti i servizi per l’infanzia, incidendo in modo particolare proprio sui nidi. Programmando l’attività, al momento per settembre non possiamo che ottimizzare Rodari e Coccinella e lasciare l’asilo di Lecchi in stand-by”.

Negli ultimi cinque anni le iscrizioni ai nidi comunali sono calate del 45,25%. Siamo passati da 217 iscritti a 140 dell’anno appena concluso, a 119 per il prossimo anno. Nei nidi privati accreditati, sempre a Poggibonsi, il calo nell’ultimo anno è stato del 31,8%.

“Questo trend negativo è diffuso e generalizzato – spiega Salvadori - tanto che a livello regionale sono state messe in campo politiche di sostegno economico alle iscrizioni, con apposito bando di cui anche a Poggibonsi abbiamo usufruito. Per effetto della crisi economica ci troviamo a veder decrescere la popolazione tutta, in particolare quella scolastica e ancora di più quella dell’infanzia con una incidenza particolare nei nidi”. L’asilo nido infatti svolge un ruolo chiave tra il diritto alla miglior formazione dei bambini e il diritto al lavoro e alla realizzazione sociale dei genitore, in particolare delle madri. Proprio per questo il ruolo del servizio di nido è direttamente proporzionale alla situazione socio-economica.

A Poggibonsi siamo passati da un’offerta per i servizi da 0 a 3 anni di 128 posti nell’anno educativo 2000/2001, ai 162 posti del 2009/2010, ottenuti anche grazie a convenzioni con i nidi privati. Dal 2010/2011 è iniziata l’inversione di tendenza sulla richiesta di questi servizi anche per la crisi socio-economica diffusa che ha visto anche diminuire la popolazione complessiva per il rientro di molte famiglie nel loro luogo d’origine.

“In questa fase dell’anno – dice Salvadori – ci siamo trovati di fronte a numeri a cui guardare serenamente e che impongono l’ottimizzazione dell’uso delle strutture. Lo possiamo fare grazie alla flessibilità e alla forza del nostro progetto pedagogico e gestionale 0-6 anni. Ad oggi tutti i 119 iscritti svolgeranno la loro attività a Rodari e alla Coccinella, anche i 5 bambini e bambine in continuità di Lecchi che resteranno tutti insieme, e insieme al personale educativo che conoscono. La continuità educativa è legata ai progetti, ma noi andiamo oltre e guardiamo anche alla continuità con il personale”.

“Queste, ripeto, sono valutazioni che nascono a partire dai dati attuali. I nostri asili sono tre – chiude Salvadori – noi continueremo a lavorare su tre scuole e saremo sempre pronti a ripartire con l’attività appena i dati lo consentiranno, e non vediamo l’ora che accada, con i bandi integrativi dell’autunno e dell’inverno. Il servizio e la qualità sono garantiti, per tutti e nelle nostre strutture con una continuità pedagogica che ha la supervisione e la progettualità del coordinamento pedagogico di area Valdelsa”.