Politica

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione

Dopo le accuse del centrosinistra, ribatte immediatamente Progetto Futuro. Lo scontro sulla distilleria ormai è senza quartiere

Lotta serrata e toni sempre più accesi a Barberino Tavarnelle, la questione della ciminiera è ormai una battaglia su tutti i fronti. Non tarda ad arrivare la replica di Progetto Futuro, dopo che il Centrosinistra lo aveva accusato di frenare il dialogo con il Comitato.

“Imbarazzati e impauriti - attacca Progetto Futuro - La maggioranza e la giunta temono il confronto con la cittadinanza sull’argomento scottante delle autorizzazioni concesse a Deta e per questo procrastinavano all’infinito, di fatto negandolo, il Consiglio comunale aperto richiesto dal Comitato per la Difesa e la Tutela della Valdelsa”.

“Sarebbe stato auspicabile - proseguono - arrivare a una soluzione condivisa. A tal fine, a inizio aprile, dopo aver raccolto le firme dei consiglieri del nostro gruppo già di per sé sufficienti per chiedere la convocazione del consiglio (ne bastano quattro), abbiamo coinvolto il capogruppo di maggioranza chiedendo se volesse aggiungere le firme di qualche consigliere di Pd e Sinistra Civica Ecologista”.

Dal gruppo di opposizione si leva con forza l'accusa, rivolta agli avversari politici, "di non voler affatto l'incontro con i cittadini per timore di uno scontro duro con i cittadini sempre più agguerriti. Inoltre continuano, il dibattito farebbe notare le spaccature tra le diverse anime della coalizione di maggioranza."

Lanciano anche un affondo deciso, “rimandiamo pertanto al mittente tutte le deliranti e scomposte accuse, certi del fatto che - vista la scarsa volontà della maggioranza - il consiglio comunale si farà solo grazie alla richiesta condivisa all’unanimità da tutto il gruppo di opposizione Progetto Futuro”.

Concludono con un'ultima accusa ai partiti che governano il Comune per "il mancato ascolto delle richieste del Comitato e delle persone, che erano lunedì alla manifestazione. Cittadini che hanno delle richieste che devono essere comprese dagli Amministratori". 

Ormai è guerra aperta su due fronti; quello legale con il ricorso al Tar presentato dagli oppositori alla ciminiera e l'altro, la battaglia politica che rischia di rompere la coesione all'interno del Consiglio comunale.