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Chi abbassa l'affitto non paga l'Imu

Un modo per far ripartire l'economia locale. I sindaci dell'unione comunale hanno rivisto le aliquote dell'imposta favorendo i più generosi

Il problema dei costi fissi dei negozi è uno dei nodo da risolvere per rilanciare il commercio nei paesi. Nel Chianti fiorentino i sindaci dell'unione comunale hanno deliberato l'azzeramento dell'Imu per i proprietari dei fondi che abbatteranno in misura pari o superiore al 50 per cento l’affitto ai locatari.

E’ la nuova misura attivata dalle amministrazioni chiantigiane tra cui Barberino Tavarnelle, volta a favorire la ripresa del tessuto economico-commerciale. “Abbiamo deciso unitariamente di mettere in campo una nuova misura finalizzata a contrastare la crisi - dichiarano i sindaci - che incentiva la riduzione del canone di locazione con l’obiettivo di sostenere alcune delle categorie economiche più colpite dagli effetti della pandemia, le attività commerciali e artigianali”.

L’abbattimento dell’aliquota è modulare e viene legato all’entità percentuale della riduzione del canone di locazione. Se il taglio oscilla tra il 30 e il 49,99%, sarà applicata una riduzione dell’aliquota Imu pari al 25%. Se la riduzione supera il 50% l'imposta è azzerata.

Un modo per incentivare i proprietari fondiari a venire in contro alle esigenze dei commercianti e degli artigiani, che hanno sofferto le varie chiusure in questi mesi di pandemia. Il pagamento degli affitti è tra le cause che generano frizioni tra le categorie sociali e l'abbandono delle zone dei centri storici è un problema non da poco per gli Amministratori.