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Il Chianti si schiera per gli assorbenti free tax

Il tavolo politiche di genere del territorio chiede l'eliminazione dell'imposta al 22%. Equiparati ad un bene di prima necessità

I sindaci del Chianti e il Tavolo Politiche di genere aderiscono al "Tampontaxtour" per l'abolizione dell'imposta sui prodotti igienici femminili. L'aliquota sul valore aggiunto, applicata al 22%, su assorbenti, tamponi e coppette mestruali, è un'imposta che le Amministrazioni comunali di Barberino Tavarnelle, San Casciano, Bagno a Ripoli, Impruneta, Greve in Chianti e il Tavolo Politiche di Genere ritengono debba essere eliminata.

Gli assorbenti devono essere considerati alla stregua dei beni di prima necessità, indispensabili a condurre una vita dignitosa, chiedono i sindaci e le donne del Chianti. La campagna per la diminuzione del prezzo di questi strumenti attraverso la riduzione dell'Iva è una campagna di sensibilizzazione nazionale che va avanti da diverso tempo e che ha visto molti Comuni installare macchinette automatiche dove questi beni sono venduti a prezzi calmierati.

La richiesta che arriva da più parti è quella di ridurre l'imposta al 4% come beni di prima necessità, una questione di civiltà e rispetto delle politiche per la parità di genere, secondo i promotori della proposta.