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Il Comitato ottiene la sua prima vittoria

I grafici consegnati dall'Arpat al Comune hanno dimostrato il superamento massiccio dei limiti previsti dalla legge sull'emissioni degli odori

Un mese addietro sono state comunicate le violazioni dell'azienda sulle emissioni da parte dell'Agenzia regionale per l'ambiente della Toscana, dati che sono stati resi pubblici nonostante l'opposizione della distilleria. I dati giunti nelle mani dei cittadini parlano di un superamento enorme, l'autorizzazione permetteva alla Deta di raggiungere intorno a 3400 unità odorigene, mentre ne sono state rilevate quasi 14mila.

Numeri che dimostrano che le tantissime segnalazioni dei residenti di Vico d'Elsa nel Comune di Barberino Tavarnelle, erano fondate e che l'operato del Comitato aveva dei presupposti fondati. Dopo la diffusione di questi dati anche l'Amministrazione oltre all'Arpat ha chiesto all'azienda di tornare sotto i limiti di legge, pena la sospensione dell'attività.

La prossima mossa del Comitato e della sua presidente Antonella d'Isanto sarà quella di chiedere un esame della composizione degli odori, visto che alcune sostanze presenti sono risultate cancerogene in alcuni studi. Una tossicità che sarebbe pericolosa per le popolazioni dell'area, sottoposte da anni a queste componenti, e quindi fortemente a rischio.

La conferma delle preoccupazioni emerse in questi mesi di battaglia, hanno avuto la loro prima certificazione ufficiale con i dati Arpat, una vittoria per il Comitato, anche se non c'è affatto da festeggiare anzi. Sicuramente però per questi cittadini è stata la conferma che le loro richieste, non erano affatto campate in aria.