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Deta, il Tar ha respinto le richieste del Comitato

E' arrivata la tanto attesa risposta del Tribunale amministrativo sui lavori in corso per la ciminiera. Il cantiere va avanti

Il pronunciamento della giustizia amministrativa era uno dei punti salienti della vicenda legata all'ampiamento della distilleria. Il Tar ha respinto la domanda cautelare proposta dall’Associazione Italia Nostra e dal Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa, avanzata da questi ultimi contro la Regione Toscana, il Comune di Barberino Tavarnelle e  Arpat nei confronti della distilleria Deta.

La comunicazione alle parti è arrivata nel pomeriggio di ieri e ne dà comunicazione il Comune di Barberino Tavarnelle. Il sindaco approfondendo le motivazioni del diniego alla sospensiva, specifica che sono 2 le motivazioni che hanno portato a quest decisione.

“Considerato, ad un primo sommario esame, che si legge nell’ordinanza, sussistono dubbi sulla legittimazione delle parti ricorrenti. L’innalzamento del camino di altezza tripla rispetto a quella attuale – riporta il dispositivo – appare suscettibile di migliorare, e non di peggiorare, la situazione delle emissioni odorigene provenienti dall’impianto della controinteressata”.

La vicenda è ormai nota, la distilleria Deta vuole aumentare la produzione nello stabilimento di Zambra, ma per fare ciò deve innalzare un nuovo camino più grande per contenere gli odori e i fumi. Una parte degli abitanti della zona, si oppone alla costruzione della torre alta 60 metri. Le rimostranze riguardano l'impatto ambientale della nuova struttura. 

Da qui è nata un'aspra battaglia fatta da scontri accesi, riunioni, manifestazioni, un Consiglio comunale aperto e una contrapposizione tra le forze politiche del territorio. Tutto ciò è culminato col ricorso al Tar.

“Prendo atto di quanto espresso in questa fase attendendo con rispetto la decisione sul merito del ricorso – dichiara il sindaco David Baroncelli - Rinnovo la fiducia nel lavoro della magistratura e ringrazio gli uffici comunali e i soggetti e gli enti coinvolti nella vicenda, Regione Toscana ed in particolare Arpat, per il loro costante operato svolto con competenza e professionalità”.

Da parte del Comitato ancora nessuna dichiarazione.