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La Distilleria Deta compatta il consiglio comunale

Chiesto l'intervento di tutte le Istituzioni competenti per trovare una soluzione ai problemi legati all'attività produttiva

Tutti d’accordo sulla richiesta all’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle di intervenire perché la distilleria Deta risolva in via definitiva i disagi legati all’attività produttiva dello stabilimento nell’area di Vico d’Elsa. Il Consiglio comunale ha espresso una posizione unitaria, confermata dal voto unanime sulle due mozioni presentate dai gruppi consiliari Centro Sinistra Barberino Tavarnelle e Progetto Futuro.

I documenti approvati nella seduta consiliare di ieri sera impegnano l’amministrazione a trovare, in sinergia con gli enti proposti e l’azienda, una soluzione definitiva alle emissioni della Deta.

Tutti i gruppi politici si dicono consapevoli della necessità di elaborare una prospettiva di sviluppo per l’intero territorio e coinvolgere le amministrazioni comunali, in modo da condividere azioni congiunte sulle aree industriali. Nel corso della seduta è stato espresso l’invito all’amministrazione comunale ad aderire al Paesc, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.

Ad esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto è anche il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandi: “la definizione di una posizione unitaria da parte dei consiglieri comunali rispetto alle criticità mosse dall’attività della distilleria è frutto di un percorso che ha visto l’impegno e l’attenzione delle commissioni consiliari con il supporto e la collaborazione degli uffici comunali che ringrazio per il lavoro svolto”.

Il Caso Deta nasce dal fatto che la distilleria è situata nel fondovalle, ai piedi dell'abitato di Vico D'Elsa, in una posizione che penalizza proprio gli abitanti del borgo spesso investiti dai cattivi odori. Sono stati proprio loro a chiedere l'intervento del Comune e dell'Arpat per monitorare i fumi dello stabilimento. La proprietà dello stabilimento non ha ancora risolto il problema, così si sono fatte sempre più pressanti le richieste a tutte le Istituzioni competenti affinché facciano pressione sullo stabilimento.

L'azienda è un vanto della produzione enologica, in particolare di grappe e distillati, un'attività profondamente legata al territorio. Da qui la ricerca di una concertazione tra le parti per risolvere il problema e mantenere la produzione nel territorio.