Bloccata la produzione notturna della distilleria: è il contenuto dell'ordinanza comunale urgente, secondo la quale il divieto di accensione della combustione entra in vigore da mezz'ora dopo il tramonto fino a due ore dopo l'alba, per un mese.
In attesa degli interventi successivi, Arpat ha evidenziato infatti la presenza di fumi e maleodoranti, diffusi e percepibili in special modo nelle ore successive al tramonto. E' stato deciso di emanare l'ordinanza per tutelare la salute della popolazione.
“In quanto rappresentante della comunità locale ho deciso di procedere con questo provvedimento nell'esclusiva tutela dell'interesse pubblico - dichiara il sindaco David Baroncelli - Lo spegnimento della combustione della buccetta è in questa fase necessario, anche considerando l'assetto attuale dello stabilimento con il camino dell'emissione E1, alto 20 metri, ritenuto inadeguato a contenere i disturbi olfattivi generati dalle emissioni della distilleria pur nel rispetto dei limiti imposti dalla nuova autorizzazione”.
I tecnici di Arpat si sono riservati, nei prossimi giorni, di approfondire e di inviare una documentazione più ampia. Un provvedimento che farà discutere soprattutto il comitato che si batte contro la nuova ciminiera. Il camino dovrebbe eliminare questi problemi, ma secondo gli oppositori, oltre a deturpare esteticamente l'ambiente, sposterebbe il problema. I fumi più in quota, per effetto dei venti avrebbero maggiore possibilità di raggiungere i Comuni limitrofi.
La battaglia della distilleria sta trovando sempre più consensi, anche all'interno del consiglio comunale locale. Il protocollo d'intesa firmato tra azienda e amministrazioni locali (oltre Barberino Tavarnelle anche Poggibonsi, San Gimignano e Certaldo) vacilla di fronte alle tante richieste di ripensamento. Sarà uno scontro che andrà avanti ancora per parecchio tempo se non si troverà un accordo con gli abitanti della vallata.