La sospensione delle attività di produzione delle vinacce nelle ore notturne ha stupito gli abitanti della zona che si battono contro il nuovo camino. Arpat, secondo quanto riportato dal Comitato, ha segnalato al Comune che gli odori provenienti dallo stabilimento erano molto forti. Questo fenomeno è dovuto all'inversione termica, ovvero come ha spiegato la stessa Agenzia "potesse essere attribuibile ad un periodo di pressione atmosferica livellata sulla Toscana, associata a cielo sereno o poco nuvoloso, venti deboli e quindi l’instaurarsi dei fenomeni di inversione termica verticale nelle ore notturne come evidente il ritorno dei fumi verso il suolo".
Gli stessi tecnici hanno ribadito che il camino alto soli 20 metri è valutato inadeguato a contenere i disturbi olfattivi generati. Per questo è stato suggerito di sospendere l'attività nelle ore notturne. Il Comitato si è stupito perché il primo cittadino ha previsto un'eccezione, legata alle notti caratterizzate da velocità del vento superiore a 1,5 m/s. Qui gli oppositori alla ciminiera hanno lanciato una bordata al sindaco "Quindi visto che nella zona completamente aperta un poco di brezza soffia sempre e l'ordinanza sarà sempre derogabile".
Il gruppo civico ha intrapreso una dura lotta contro il progetto della distilleria Deta di innalzare il comignolo dello stabilimento per accrescere la produzione. Un progetto che avrebbe un impatto significativo sull'ambiente e sulle attività turistiche e agricole della zona. Un danno d'immagine per iil turismo e un problema d'inquinamento per l'intera vallata.
D'altra opinione gli Amministratori locali dei Comuni interessati, che hanno stipulato un protocollo d'intesa per promuovere l'incremento della produzione, ma cercando di far rispettare le normative ambientali. Due visioni opposte che si stanno scontrando da tempo e che, salvo ripensamenti, non trovaranno facilmente un "armistizio".