Attualità

Un protocollo d'intesa per la distilleria

Proposto dalla Regione e appoggiato dalle Amministrazioni. Ecco i punti: tutela ambientale, interazione con la cittadinanza e sviluppo sostenibile

La questione della Deta di Zambra tra Poggibonsi, San Gimignano e Barberino Tavarnelle si arricchisce di un nuovo capitolo.

Nei giorni scorsi si è tenuto un tavolo di confronto tra i sindaci, la Regione e la proprietà. È emersa la necessità di un protocollo d'intesa tra le parti per definire gli aspetti ambientali ed economici, legati alla presenza dello stabilimento nell’area industriale di Barberino Val d’Elsa.

L'incontro, richiesto dal primo cittadino David Baroncelli, e dai colleghi dei Comuni limitrofi, si è svolto alla presenza virtuale dei funzionari e dei tecnici della Regione Toscana, dei rappresentanti di Invest in Tuscany, degli esperti Arpat e della dirigenza della Deta.

“Siamo molto soddisfatti dell’incontro - commentano gli amministratori - che ci ha permesso di affrontare in maniera ampia e trasversale la questione Deta, spaziando dai temi della qualità ambientale e paesaggistica dell'area, al valore occupazionale ed economico del territorio. Abbiamo discusso dei cambiamenti produttivi e della necessità di perseguire obiettivi di qualità ed eccellenza in tutti i campi, sotto il profilo della sicurezza, ambientale, produttivo per l'intera area di Barberino Tavarnelle”.

Dalla discussione che ha toccato più tematiche,  è scaturita la proposta di introdurre e applicare un nuovo metodo di lavoro attraverso la stipula di un protocollo di intesa. La riunione in Regione è seguita all'incontro tra l’Amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle e il Comitato per la tutela e la difesa della Valdelsa.

La richiesta serve a mettere nero su bianco gli obiettivi dei soggetti firmatari, nell'ambito di un piano condiviso di azioni strategiche a favore del territorio ed è finalizzata anche ad altri due obiettivi: da un lato, nel rispetto e nella valorizzazione del territorio, la promozione e il sostegno ad una filiera di approvvigionamento sostenibile. È prevista l'attivazione di un percorso sperimentale di interazione con la cittadinanza

Un vero e proprio documento formale per riuscire a risolvere la situazione, cercando un compromesso che non danneggi i cittadini. Un impegno delle parti che dovrà essere redatto e  sottoscritto da tutti gli attori, solo in questo modo si potrà procedere con i lavori di abbattimento dei fumi.  Una convivenza complessa quella tra industria e territorio, che deve essere bilanciata da azioni a sostegno dell'ambiente. Un valore aggiunto non una limitazione.