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Uno stemma nuovo per il Comune

Tra i tanti passaggi la fusione prevede anche quella dell'ufficializzazione dell'araldica di rappresentanza. Avviate le procedure per il simbolo

Un territorio un simbolo che le identifichi, questa è una tappa cruciale per la simbologia del territorio di Barberino Tavarnelle. La proposta per lo stemma del Comune è l’importante risultato politico che ha sancito uno dei primi passaggi volti alla definizione dello stemma che sarà ufficializzato dopo aver ottenuto la concessione da parte della Consulta araldica, uno dei corpi consultivi dello Stato.

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità il nuovo vessillo che riunifica i due Comuni di Barberino Valdelsa e Tavarnelle Valdipesa, rimasti separati solo tra il 1800 e il 1900. La conferma di un territorio già unito nel medioevo è lo stemma scoperto in un dipinto presente nel palazzo Pretorio di Certaldo nel corso delle indagini storiografiche legate proprio alla determinazione di una simbologia araldica comune.

"La storia di Barberino Tavarnelle continua e scrive una nuova pagina di unità e vita insieme - conclude il sindaco David Baroncelli - e lo fa grazie alle donne e agli uomini del nostro presente, non posso che essere profondamente grato al Consiglio comunale, a tutte le forze politiche che lo compongono, Centrosinistra Barberino Tavarnelle e Progetto Futuro, per l’attenzione, la sensibilità, la serietà con le quali i gruppi e le commissioni consiliari si sono impegnati nella costruzione di questo nuovo tassello destinato a caratterizzare permanentemente la nostra identità araldica, credo sia uno dei risultati più significativi del mio mandato che dedico alla nostra comunità, l’indagine degli studiosi ha un rilievo tale che sarà al centro di un programma di eventi espositivi e pubblicazioni, volto a coinvolgere la cittadinanza sull’intero percorso effettuato"

La proposta del nuovo stemma è stata inviata alla Consulta araldica, che istruirà l’istanza per la concessione del nuovo emblema araldico di Barberino Tavarnelle. L’esito della pratica è atteso per la primavera.

Partendo dai decenni successivi alla caduta di Semifonte (1202), gli storici hanno ripercorso le tappe principali delle vicende del territorio istituzionale di San Donato in Poggio e Barberino Val d’Elsa, conosciuto almeno dai primi del secolo XIV mentre l’abitato di Tavarnelle, noto dall’VIII secolo, si sarebbe sviluppato soltanto alla fine dell’Età moderna.

La scelta di procedere a un’indagine su un così lungo periodo è motivata dalla presenza di una prima testimonianza iconografica del leone sandonatino e barberinese della seconda metà del secolo XV° visibile nel Palazzo vicariale certaldese. Un ritorno in voga di un simbolo travolto dall'oblio, che presto sventolerà nuovamente alla luce del sole.