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"Stop alla distilleria fino al 16 maggio"

La Regione ha determinato la sospensione delle attività. L'azienda dovrà risolvere le problematiche legate agli odori sopra i limiti di legge

La prove di ripartenza della distilleria Deta non sono andate bene. E' notizia di oggi che è stata disposta dalla Regione Toscana la sospensione dell'attività fino al 16 maggio. Il giorno dopo, in presenza dei tecnici Arpat, verranno effettuate nuove prove di ripartenza, con i cambiamenti apportati dall'azienda per il rispetto del limite odorigeno.

L'azienda spiega che i problemi sono legati anche ad un'incognita davanti a cui si è trovata, legata alla variabilità della materia prima, in quanto ogni azienda vitivinicola, a seconda del prodotto che vuole ottenere e delle condizioni climatiche, decide in maniera autonoma il numero e la tipologia di trattamenti a cui sottoporre le proprie uve in coltivazione. Da questo potrebbero derivare delle variazioni in termini di composizione e di composti aromatici.

Spiegano dal Comitato "I motivi di preoccupazione sono tanti. Un anno e mezzo di lavoro con tenacia e serietà comincia a dare risultati. Ci hanno definito complottisti, persone poco raccomandabili, pifferai magici, ma con i fatti avevamo ragione a voler tenere accesi riflettori sulla vicenda dell'espansione della distilleria Deta. Adesso abbiamo fiducia nelle Istituzioni che tengano alta l'attenzione per tutelare la salute e l'ambiente della Val d'Elsa”.

E' comunque una vittoria per i cittadini che da tempo lottano contro gli odori, gli ultimi eventi hanno portato prima alla conferma dell'Arpat del superamento dei limiti previsti per le componenti odorigene, adesso al blocco della produzione. Segno che le proteste non erano campate in aria.