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Vita al confine, disagi a Drove e Cipressino

Le frazioni a nord sono in territorio fiorentino, ma creano una conurbazione con la città. Con i divieti di mobilità, crescono i problemi

La zona di Poggibonsi nord e quella lungo la Sr 429, pur essendo unite senza soluzione di continuità alla cittadina, è territorio di Barberino Tavarnelle. Con l'attivazione, da oggi, del codice arancione per l'emergenza sanitaria del Covid, questi territori da oggi sono separati dal capoluogo valdelsano.

Il divieto di uscire dal territorio comunale mette in difficoltà gli abitanti delle numerose frazioni che si trovano adiacenti ai confini amministrativi, visto che per comodità tutti gli spostamenti avvengono in direzione Poggibonsi, che dista pochi chilometri e dispone di varie aree commerciali generando pertanto flussi di attrazione maggiore.

Nel lockdown di primavera, la zona era libera da controlli per ovviare alle necessità degli abitanti. Anche questa volta non ci dovrebbero essere delle importanti limitazioni, ma i residenti si sentono per certi versi penalizzati per l'assenza di una norma precisa che garantisca una tutela sicura, senza dover aspettare un'interpretazione estensiva della norma da parte del sindaco e delle forze dell'ordine.

Numerose le frazioni e le aree commerciali e industriali separate dalla divisione amministrativa tra comuni e in questo caso anche come provincia: Drove, Cipressino, San Martino, Valcanoro, le aree commerciali e industriali sulla Sr 429 che attirano ogni giorno lavoratori a clienti vista la presenza di due supermercati e diversi megastore di vari marchi commerciali oltre a negozi di abbigliamento di vario genere.

La situazione di blocco dei confini resta un disagio per gli abitanti di queste aree divise, anche se le amministrazioni sono consapevoli della situazione e permettono il passaggio.

Una condizione che tutti si augurano essere più breve possibile, che queste restrizioni possano avere una durata limitata con un rapido ritorno alla normalità.