Spettacoli

Biancaneve tra magia e follia

Uno spettacolo dedicato alla scuole della compagnia "Il Carretto" dopo un progetto culturale sulla fiaba e i Fratelli Grimm

Il teatro ragazzi anticipa la nuova stagione “Leggieri d’Inverno” che partirà tra poche settimane efa alzare il sipario su uno spettacolo riservato alle scuole locali, in programma da mercoledì 10 a venerdì 12 dicembre con la Compagnia “Il Carretto” di Lucca che mette in scena “Biancaneve”.

Lo spettacolo, che verrà eccezionalmente messo in scena la mattina, si basa su un adattamento e una regia di Maria Grazia Cipriani, con scene e costumi di Graziano Gregori, con Elena Nenè Barini, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Jonathan Bertolai.

Lo spettacolo è stato preceduto da incontri propedeutici nelle scuole per un percorso sulla fiaba e i fratelli Grimm, in particolare proprio su un approfondimento su Biancaneve e sulla poetica del Teatro Del Carretto. Nella tre giorni saranno ospitate tutte le classi della scuola elementare di San Gimignano, la scuola elementare di Ulignano, con le classi prima e seconda e la scuola media, con la prima classe.

Il Teatro del Carretto torna con Biancaneve a San Gimignano dopo 12 anni: aveva calcato il palco sangimignanese nella prima stagione che inaugurò il Teatro nel 2002. L'incontro tra la regista Maria Grazia Cipriani e lo scenografo Graziano Gregori diede vita nel 1983 a questa Compagnia, un sodalizio creativo da allora sempre vivo e produttivo. A Lucca, al Teatro Del Giglio, residenza del Carretto, continua a svolgere la propria attività di ricerca, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale soggetto appartenente al Teatro d'Innovazione.

Nella rappresentazione troviamo una Matrigna impersonata da una vera attrice ed una microscopica Biancaneve, i nani a grandezza naturale che arrivano a sorpresa dal fondo sala per diventare piccolissimi una volta entrati nella mutevole scatola teatrale che si apre come un magico armadio dell’immaginario svelando scomparti, celando trabocchetti, rinnovando continuamente e simultaneamente l’idea di palcoscenico, facendo apparire teste, paesaggi, personaggi veri, oggetti misteriosi di grandezza spropositata: il tessuto narrativo si fa gioco scenico, attraverso il contrasto di universi che nasce dal rapporto tra attori e creature in cartapesta, personaggi veri ed oggetti smisurati o lillipuziani, verità della materia e finzione del corpo, elementarità della parola e potenza dei brani del melodramma, rivelando sottilmente la sua natura di camera dell’inconscio.