Politica

Boschi e Pollara: "Non entreremo in Giunta"

Appoggio incondizionato a Marinangeli: "Non vogliamo favori, abbiamo già dato. Adesso spazio ai giovani"

“Non entreremo in Giunta né tanto meno chiederemo poltrone. Il nostro tempo è passato”. Lo hanno detto e sottolineato più volte Daniele Boschi e Michele Pollara, esponenti del Pd colligiano, il primo ex assessore nella prima Giunta Brogioni ed il secondo ex assessore nelle due Giunte Spinelli, a margine della Leopoldina Colligiana di sabato scorso. “Da anni sostengo chi vuole rinnovare: prima con Franceschini e Marino. Oggi con Renzi finalmente siamo sulla strada giusta per ottenere quel cambiamento che rincorro da anni – incalza Boschi - e oggi, vedere alla Leopoldina così tante persone nuove, fuori dalle solite logiche di partito, che con grande entusiasmo, passione e spirito costruttivo, sono venute a dare idee e contributi importanti a chi potrebbe domani amministrare la loro città, mi riempe il cuore di gioia e speranza. Fin da subito ho scelto e sostenuto Marinangeli, mettendo a disposizione la mia esperienza. Ma lavorare con e per lui è servito solo a aiutarlo ad avere un quadro più chiaro dell'attuale situazione politica locale. Oggi tutti i presenti hanno avuto la conferma che Claudio è l'uomo giusto. E ci tengo a ribadire che io non sono qui – conclude Daniele Boschi – per chiedere poltrone o altri favori”.

“Si chiude una gestione della politica locale – spiega Pollara – purtroppo, per ragioni importanti e oggettive dettate anche dalla crisi, che non è riuscita fino in fondo a creare l'orgoglio di appartenere ad una comunità. Ora più che mai però, c'è bisogno di stare tra la gente e far partecipare attivamente le persone alle decisioni. Ed oggi Claudio, con la Leopoldina, ha dimostrato che è possibile far uscire la politica dalle stanze chiuse del partito, ascoltando e aprendosi a tutti. La maggior parte delle persone che sono qui si sono avvicinate a questi temi politici per la prima volta o si sono riavvicinate attratte dal cambiamento. Ora – conclude Michele Pollara - è il tempo dei giovani e dei nuovi. Noi siamo il passato”.