Il sindacato Fiom Cgil ha fatto sapere, dopo i paventati licenziamenti, che sarebbe a rischio solamente una posizione all'interno della sede di Casole d'Elsa.
"Nello stabilimento di Casole - sottolinea Stefano Borgogni della Fiom Cgil - è previsto dal nuovo piano dell'azienda un esubero. Per questa posizione attiveremo una trattativa con l'azienda per capire come muoversi".
A Casole sono impiegati 45 addetti che svolgono attività di produzione di scaldabagni elettrici per il mercato italiano ed internazionale.
L'azienda, a livello italiano, ha previsto un piano di riduzione personale per la sempre più crescente automazione della lavorazione.