Cultura

Cinema, è un marzo nel segno delle donne

Hippy e beat generation: l'altro Sessantotto al cinema, nel documentario di Felice Pesoli

Proseguono le iniziative per il Marzo in rosa al cinema, dopo la proiezione di “Dheepan” di Jacques Audiard, mercoledì 16 e giovedì 17 marzo, alle ore 21,15, è in programmazione il film “Joy” di David O. Russel. Joy la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.

Ma sempre mercoledì 16, in contemporanea a Joy, nella Sala 2 si svolgerà una serata speciale con la proiezione del documentario "Prima che la vita cambi noi" alla presenza del regista, Felice Pesoli.

Il regista, che è produttore e autore di programmi televisivi e regista di diversi documentari (anche per il programma Rai “La storia siamo noi”, sarà presente e introdurrà la visione del film. Si tratta di un film sui movimenti di controcultura underground che hanno attraversato il '68 introducendo una visione delle lotte che riguardava non solo l'ambito politico ma anche quello personale e privato, in parallelo al movimento femminista che si sviluppava in quegli anni.

Il film racconta la nascita della controcultura giovanile nel periodo precedente il Sessantotto: l’altra faccia del movimento – spesso dimenticata dalla narrazione storica – che rifiutava la violenza e al marxismo preferiva la beat generation o il movimento hippy.

L'obiettivo della pellicola è quello di raccontare ai giovani e ricordare a chi ha vissuto quegli anni cos’era la Beat Generation, i figli dei fiori, ragazze e ragazzi che lottarono per cambiare il mondo, prima che il mondo li cambiasse.

Dopo il film il regista e gli organizzatori saranno a disposizione per un breve dibattito sul tema.