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Co2, la partita non è ancora chiusa

I sindaci di Certaldo, San Gimignano e Barberino Valdelsa in Regione per ribadire il proprio No a nuovi progetti estrattivi

Sindaci valdelsanio in Regione contro la Co2

I sindaci del Comune di Certaldo Giacomo Cucini, del Comune di Barberino Val d'Elsa, Giacomo Trentanovi, e del Comune di San Gimignano, Giacomo Bassi, insieme all'Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino, hanno partecipato stamani alla Conferenza dei servizi tecnica che si è svolta a Firenze, presso la Regione Toscana nell'ambito del procedimento di Valutazione di Impatto ambientale sulla richiesta di ricerca di CO2 proposta dalla società Lifenergy.

La Conferenza dei servizi tecnica interna è stata fissata a conclusione del procedimento in seguito alle presentazione dei pareri e delle osservazioni da parte degli Enti e soggetti interessati. Tra questi enti il Comune di Certaldo, nel cui territorio in località San Paolo la società Lifenergy ha chiesto il permesso di ricerca, il Comune di Barberino Val d'Elsa e il Comune di San Gimignano e l'Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino in quanto confinanti con la suddetta località. “Le nostre Amministrazioni hanno partecipato stamani alla Conferenza dei servizi, durante la quale abbiamo ribadito la contrarietà al progetto di estrazione di CO2 espressa dalle nostre Comunità e dai nostri Consigli comunali. In questa sede i tecnici del Comune di Certaldo, di San Gimignano e dell'Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino, hanno illustrato le osservazioni presentate e le criticità e i potenziali rischi della ricerca di CO2 anche sulla base dei contributi dei consulenti esterni tra cui l'Università di Bologna e del geologo Fabio Montagnani”, hanno fatto sapere i sindaci valdelsani in una nota congiunta.

La Conferenza è preliminare alla decisione che la Regione Toscana dovrà prendere in merito alla richiesta di ricerca di CO2 proposta dalla società Lifenergy in località San Paolo a Certaldo. Anche se , ormai in pià di una occasione, dalla stessa Regione Toscana sono arrivate intenzioni di tutela nei confronti degli stessi territori.

Un No deciso che viene supportato da una serie di elementi concreti: “Sulla base delle forti criticità espresse nei pareri delle Amministrazioni e da parte degli Enti competenti la nostra contrarietà al progetto è ampiamente supportata, oltre che da valutazioni politiche anche da solidi elementi tecnici. Sulla base quindi del recente pronunciamento della Giunta regionale toscana in merito alla volontà di non procedere ad ulteriori concessioni per l'estrazione di CO2 dal sottosuolo, confidiamo che la Regione esprima fin da subito il proprio parere negativo anche al progetto di ricerca che sarebbe invasivo per il territorio e finalizzato esclusivamente all'estrazione che non potrebbe comunque andare avanti”.