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"Co2, la Regione dirà No"

Il sindaco Cucini dopo aver parlato con Rossi: "Progetti che non rientrano nei piani della Toscana, nonostante la Via"

Giacomo Cucini soddisfatto dopo le parole di Enrico Rossi

“Le parole del presidente Rossi sono state confortanti e lo ringraziamo per avere detto quello che, a nostra avviso, era ormai chiaro da tempo cioè che le politiche della Regione Toscana in questo ambito sono cambiate e non prevedono più il rilascio di nuove concessioni per lo sfruttamento della CO2 tramite estrazione dal sottosuolo, perciò anche questa fase di cui si discute adesso, anche se non fosse rischiosa così come pare sia stato stabilito in sede di valutazione tecnica, non ha più senso che venga realizzata e quindi non verrà autorizzata”. Sono queste le parole del sindaco di Certaldo Giacomo Cucini dopo un incontro avuto nelle scorse ore con il Governatore della Toscana Enrico Rossi. Parole che sanno di vittoria e che scacciano via in un sol colpo la fiducia che stava nascendo nella società che aveva presentato il progetto dopo il parere favorevole della Valutazione di Impatto Ambientale.

“Ringraziamo quindi tutta la Giunta regionale per il lavoro fatto in questi mesi, Enrico Rossi che ne è il presidente – ha detto ancora Cucini - per quanto fatto finora e per l’impegno preso ieri, anche sul fronte legislativo, per gli eventuali provvedimenti necessari, e attendiamo con fiducia la parola fine su questa richiesta e l’avvio di una nuova, serena e produttiva fase di relazioni e crescita per il nostro territorio”.
Non solo. Stando a sentire le parole di Enrico Rossi, il sindaco di Certaldo si sbilancia anche su altri concetti: “La cosa importante è però un’altra: grazie al lavoro svolto da tutti, grazie alla politica che ha saputo ascoltare e farsi interprete della voce dei propri territori, le politiche estrattive della Regione hanno cambiato passo, e questi progetti, anche se fattibili, non rientrano più nell’orizzonte di sviluppo regionale. E tantomeno sono utili alla crescita e allo sviluppo di Certaldo, Barberino Valdelsa e San Gimignano che vedono, in quel territorio, una forte vocazione agricola, rurale e paesaggistica”.