Politica

Coccheri, relazione di fine mandato

Il sindaco si presenterà nel prossimo consiglio comunale con un documento riassuntivo del lavoro svolto durante la legislatura

Relazione di fine mandato per cinque anni che rimarranno comunque nella storia di Poggibonsi: nel corso del consiglio comunale di venerdì prossimo, 28 febbraio, il sindaco Lucia Coccheri peresenterà la propria relazione sul lavoro svolto in questa legislatura.

“Una relazione – dice il Sindaco Lucia Coccheri – che si compone di due documenti, uno tecnico-amministrativo, l’altro maggiormente descrittivo di cui prendere atto prima di tutto in sede consiliare. Una sintesi del complesso delle attività svolte a partire dagli obiettivi del programma di mandato approvato il 30 giugno 2009”.

“Un programma – ricorda il primo cittadino – che era maturato in un contesto di crisi economica grave, già in corso. Non si comprendevano ancora a pieno né gli sviluppi né la durata ma era già evidente che la crisi aggrediva con particolare crudezza i distretti industriali come il nostro, compromettendo sia il modello di sviluppo che avevamo conosciuto dal dopoguerra in avanti, sia la coesione sociale frutto del senso di responsabilità di tutti e di un sistema di protezione che le Amministrazioni erano riuscite a costruire negli anni. Un sistema fatto di servizi alla persona, sostegno alle famiglie, al diritto allo studio, politiche sociali, tutele alle fasce deboli e tanto altro. Da qui la necessità di affrontare congiuntamente il tema dell’economia e quello del sociale ad esso collegato. È stato questo, da subito, l’asse portante della nostra azione, perseguito con ancora più determinazione visto che la crisi dei primi sei mesi del 2009 si è dimostrata soltanto un ‘assaggio’ di ciò che sarebbe accaduto nei successivi cinque anni”. Ed è proprio il Sindaco nella relazione che ripercorre il contesto in cui ci si è trovati ad operare, rammentando le principali norme che hanno direttamente condizionato l’azione amministrativa “privando – dice – gli Enti Locali, in un modo o nell’altro, di ogni margine di autonomia finanziaria e quindi politica. Perché non ci sono stati ‘soltanto’ i tagli e i vincoli di spesa imposti dalle innumerevoli manovre varate addirittura a ‘lavori in corso’ e quindi a Bilanci di previsione già approvati, ma anche 'vincoli' d’altra natura”.