Cronaca

Assalto alla Sicurpol, si contano i danni

Oltre deucento mila euro per recuperare struttura e mezzi. I carabinieri hanno ritrovato le auto dei banditi

I mezzi danneggiati con la benna del caterpillar

Sono state ritrovate questa mattina dai Carabinieri le auto utilizzate dai banditi che facevano parte del commando che sabato notte ha preso letteralmente d'assalto la sede della Sicurpool di Colle di Val d'Elsa. Erano infatti state abbandonate in una zona poco distante dal luogo dell'accaduto, anche se ancora non c'è nessuna traccia degli stessi malviventi. Una ricerca che continua imperterrita, visto che oltre agli uomini all'appello mancano anche i furgoni, assieme al conteggio dei danni che la stessa azienda sta facendo all'indomani di quanto accaduto: tra stime della ristrutturazione dell'immobile e recupero del parco mezzi siamo oltre i 200mila euro. I banditi infatti, attraverso un caterpillar rubato poco distante, hanno tentato di sfondare il tetto della sede e di entrare all'interno del caveau prima di essere sorpresi dai Carabinieri, riuscendo a fuggire con “soli” 7 mila euro in monete.

Una situazione che ha scosso tutta la Valdelsa sia per come è stata organizzata l'azione militare, sia per il fatto che se fosse andato in porto sarebbe stato il colpo del secolo, visto che all'interno del caveau c'erano circa 12 milioni di euro. Ma i valdelsani sono scossi dal fatto che queste persone, circa una trentina come è stato possibile vedere dalle telecamere esterne della zona, comprese anche due donne, non hanno avuto scrupoli, sopratutto nei momenti in cui, per darsi alla fuga, non hanno esitato a sparare numerosi colpi di kalasnikov. Nel frattempo i Carabinieri stanno indagando su quanto accaduto, per capire la dinamica dell'azione militare e le analogie riscontrabili con un colpo simile messo a segno in Sardegna qualche mese fa. Senza contare che quasi tutti adesso sembrano convenire sul fatto che la regia di tutta l'operazione possa essere stata portata avanti assieme ad un basista della zona, perché troppe sono, per adesso, le domande alle quali sembra impossibile rispondere. Analogie o no è chiaro che comunque le forze dell'ordine che stanno indagando sull'accaduto hanno ben chiaro che si tratta di una banda non improvvisata, che ha studiato ogni minino particolare dell'azione criminale svolta a Colle. Un'azione paramilitare, come è stata definita all'indomani, proprio per la dovizia di particolari e di armi che sono state utilizzate.