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Piazza Scala, è guerra tra Comune e progettista

L'architetto presenta il progetto in una intervista, dicendo che i tigli vanno tagliati, l'amministrazione comunale prende le distanze

Piazza Bartolomeo Scala oggi: i tigli non sembrano poi così malati

Non c'è pace per Piazza Brtolomeo Scala. Dopo il finanziamento ricevuto da parte della Regione Toscana di 500mila euro per il rifacimento dell'area, dopo che era stato rispolverato un vecchio progetto degli anni Novanta e dopo che allo stesso autore erano state richieste delle modifiche, adesso il Comune di Colle rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano. Perchè dopo aver incaricato lo studio progettuale di redigere un nuovo progetto che sarebbe stato consegnato la prossima settimana con le nuove linee guida dell'amministrazione comunale, l'architetto Augusto Mazzini, attraverso una intervista su La Nazione, ha rilasciato dichiarazioni che hanno fatto rimanere l'amministrazione comunale di stucco. Il professionista ha detto che il progetto è già pronto, che la piazza sarà tutta in travertino e soprattutto che alcuni tigli, malati, verranno abbattuti. Tutti elementi, resi pubblici, ancor prima di averli riferiti all'amministrazione comunale che, secondo gli accordi presi, doveva portare in fondo il progetto passando per tutti i canoni che queste procedure impongono: dal preliminare al definitivo, fino all'esecutivo. Ecco perché una volta lette le dichiarazioni del professionista, il Comune ha visto bene di alzare le barricate: “Riguardo alle dichiarazioni del professionista di questa mattina sulla stampa locale, l'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa prende le dovute distanze. Ribadiamo con fermezza - si legge in una nota ufficiale - che non è stato ancora deliberato nessun progetto esecutivo”. Se nei giorni scorsi il sindaco aveva dichiarato in un incontro pubblico che ancora non aveva visto il progetto e aveva aperto una probabile porta a non abbattere i tigli, questa mattina sarebbe stato smentito in toto dall'architetto. Una distanza, quella presa dal Comune, che fa pensare che qualcosa si sia rotto definitivamente: una situazione decisamente ingarbugliata che verrà districata solo nei prossimi giorni, con l'eventuale approvazione del progetto da parte della giunta