Prima ancora delle istituzioni, ad essersi mobilitati per aiutare la popolazione ucraina, sono stati molti cittadini colligiani.
Iniziative sparse e autonome, con diversi annunci sui social locali e sulle proprie pagine Facebook, per raccogliere cibo, coperte, vestiti.
E' il caso di Camilla C., giovane colligiana, la quale, insieme alla vicina di casa ucraina, ha iniziato a raccogliere "cibo in scatola a lunga conservazione, come tonno, biscotti, cioccolata, barrette energetiche, ma anche pile, pannolini, omogenizzati, zucchero". Ma anche materiale di primo soccorso, quale "bende, disinfettanti, cerotti, antibiotici, antipiretici, etc".
Un appello per portare materiale in Via Martiti della Liberà n.40, e che sarà consegnato direttamente in Ucraina.
Anche a Gracciano c'è chi si è mobilitato, avviando altra raccolta.
Tra i più attivi anche molti cittadini dell'est, tra i quali romeni e moldavi, i quali stanno ospitando nei loro paesi migliaia di ucraini in fuga.
La risposta dei colligiani è veramente forte, a dimostrazione del grande cuore di Colle, che sempre si manifesta in questi momenti.