Politica

Il centrosinistra si schiera contro il tubone

La maggioranza in Comune, composta da PD, Italia Viva, Colle in Comune e Sinistra per Colle, prende posizione contro il progetto dell'idroelettrico

La coalizione di maggioranza, alla guida di Colle di Val d'Elsa, fa quadrato e comunica la propria, netta, contrarietà al Progetto PVG, conosciuto come il progetto del “tubone”, ovvero la posa di una condotta forzata di grandi dimensioni per lo sfruttamento delle acque del fiume Elsa e delle Gore per la produzione di energia elettrica.

Il progetto, a partire dallo Spuntone fino alla Ferriera, prevede l’inserimento della condotta anche all’interno della “Gora Lombrandina”.

"Le forti criticità dell’opera e le sue conseguenze sul fiume e sulle Gore impongono una netta presa di distanza politica da un intervento che solo a prima vista si colloca nel solco della sostenibilità ambientale, ma che in realtà va a colpire il cuore del Parco dell’Elsa e la sua valorizzazione come patrimonio naturalistico - si legge in una nota congiunta - Il prelievo addizionale di acqua dall’Elsa porta a evidenziare forti riserve sul cosiddetto “deflusso minimo vitale” delle acque, che consente la conservazione degli habitat di grande interesse naturalistico".

Nel comunicato, a firma PD, Italia Viva, Colle in Comune e Sinistra per Colle, si legge anche una presa di posizione sulle Gore: "inaccettabile il passaggio della condotta forzata all’interno delle Gore: il vincolo monumentale, storico e culturale legato ad una struttura che opera ininterrottamente da 800 anni non può e non deve essere eluso. Le Gore non possono essere considerate come un semplice canale di derivazione delle acque dell’Elsa, ma parte integrante della storia stessa di Colle."

Infine, i partiti e movimenti che sostengono il sindaco Alessandro Donati chiosano: "senza il consenso della città, questa storia non può essere riscritta."