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Il Comune ha messo gli occhi sulla Torre d'Arnolfo

La giunta Donati al lavoro per acquisire la celebre struttura che vide i natali del grande architetto colligiano Di Cambio

Sono solo 3 le torri rimaste ben conservate a Colle Alta, tra cui spicca la bella Torre di Arnolfo, che prende il nome dal genio colligiano, uno dei massimi architetti della sua epoca, nonchè progettista di Palazzo Vecchio a Firenze.

E adesso la casa natale dell'illustre concittadino, la torre, è oggi al centro delle attenzioni del Comune.

La costruzione medievale è praticamente sempre stata in uso: negli ultimi anni è stata utilizzata come studio d'arte di Gino Terreni, uno dei volti dell'espressionismo a livello internazionale, al quale si devono alcuni recenti affreschi, fino a quando non fu messa all'asta nel 2018, anno in cui il Comune scelse di non avvalersi del diritto di prelazione.

Oggi la storica torre è ancora in vendita, e la giunta sta cercando seriamente di entrarne in possesso.

Posta sulla direttrice principale del centro storico, potrebbe diventare, insieme al Museo di S. Pietro e al Museo Archeologico, un nuovo polo espositivo finalizzato all'offerta turistica.

Una vera attrazione per Colle Alta, che si ritroverebbe nuovamente in possesso di uno dei suoi monumenti più pregiati, risalenti al XIII secolo.

La torre, che vide i natali di Arnolfo nel 1245, è costruita per metà in pietra, come le torri di San Gimignano, e per l'altra metà, quella superiore, in cotto, e rappresenta il cuore più medievale della città di Colle.