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Zona rossa, ira del presidente di Confesercenti

Colle è sotto la soglia dei 250 positivi ogni 100mila abitanti, ma stesse restrizioni degli altri comuni. Fulvio Radi:"una beffa"

Colle è l'unico comune valdelsano in cui il tasso di contagi è al di sotto della soglia critica (250 su 100mila), che fa scattare la zona rossa. Infatti, dai parametri registrati, la città del cristallo è a quota 222, contro i 264 di Casole o i 289 di Poggibonsi.

La zona rossa però è scattata in quanto Colle è parte integrante del distretto sanitario Alta Val d'Elsa, e pertanto le conseguenze sono le stesse per tutti i comuni.

C'è però chi non ne può più, come il presidente della Confesercenti di Colle, Fulvio Radi, il quale ha avuto parole di fuoco: "in barba all'impegno dei negozianti e dei sacrifici di tutti i colligiani, che si sono impegnati per far tornare i numeri sotto la soglia critica. Con quali risultati?"

Per Radi, infatti, la situazione sarebbe proprio una "beffa" oltre che "un'ingiustizia, visto che un minimo di clientela sarebbe potuta giungere dai comuni vicini, visto che da noi i numeri ci consentivano l'apertura". La temperatura del termometro delle attività colligiane, dalla ristorazione agli altri negozi è alta, per una situazione che si prolunga con conseguenze economiche, e con molte persone che non sanno più cosa fare.

"Se chiudendo negozi, ristoranti, cultura, i contagi continuano a non diminuire, dovrebbe essere evidente che le fonti del contagio non sono lì - prosegue Radi - quando non ci saranno più le piccole imprese, non ci saranno più nemmeno i posti di lavoro. E purtroppo ci siamo vicini".

Parole forti ma significative, che rappresentano il disagio percepito dalla maggior parte degli esercenti colligiani e non solo.