Politica

Il consigliere Aggravi contro i neologismi

A seguito delle comunicazioni della Biblioteca Comunale è intervenuta come esponente della lista civica

Sofia Aggravi, Consigliere Comunale a Colle Val d'Elsa per la civica "Su per Colle" e già giovane assessore nella passata giunta colligiana, è intervenuta sulla questione della parità di genere e dei neologismi sempre più utilizzati anche in Valdelsa.

“Sono contraria alla declinazione al femminile dei nomi comuni, in quanto l''autodeterminazione della donna parte dalle sue competenze - esordisce la Aggradi - Non sarà certo una "a" ad aiutarci a raggiungere parità genere".

L'intervento nasce anche a seguito di una comunicazione della Biblioteca Comunale Braccagni, che ha iniziato, nelle sue comunicazioni social, a inserire l'asterisco e la schwa, utilizzati per la parola "bambin*.

"Una biblioteca dovrebbe essere un ambiente neutro politicamente, che non si schiera - commenta la Aggravi - specie sui bambini, sono contraria a imposizioni dall'alto, come gli asterischi: un bambino deve essere libero".

Ha le idee chiare la giovane consigliere della lista civica: "come ho avuto modo di dire ad una mia collega in Consiglio: non conta con quale desinenza mi chiamino, ma che a fine mese abbia il diritto alla stessa retribuzione di un uomo. Avere la possibilità di un congruo congedo parentale. Quando si parla così tanto di una cosa è perchè si vuole sottolineare quello che non c'è, e che è imposto".

Infine, un excursus storico: "mi auguro che quando il sindaco Paolo Canocchi mi ha scelto, lo abbia fatto come persona, e non come quota rosa - confessa Sofia - non è l'imposizione di un numero che può portare all'autodeterminazione o alla meritocrazia. Ma è un qualcosa che ci ferma e ci impedisce di crescere. Vorrei essere giudicata per quello che sono, con le mie capacità, e non solo perchè "donna".

Un intervento forte e chiaro, che certamente farà parlare di sè in Consiglio Comunale.