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Lotta al Covid, il messaggio di Marta al Governo

La Pace, 23 anni e attivista anti-povertà con The ONE Campaign di Colle di Val d’Elsa, ha veicolato via web delle richieste alle istituzioni italiane

Una giovane colligiana impegnata per aiutare i più deboli.

In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, svoltasi tra le giornate del 24 e 30 aprile, Marta Pace, 23 anni e attivista anti-povertà con The ONE Campaign di Colle di Val d’Elsa, ha portato un potente messaggio al cuore delle istituzioni italiane, invitando Deputati, Senatori e Ministri a fare ciò che è nel proprio potere per assicurare una ripresa equa ed inclusiva dalla pandemia.

Attraverso una serie di incontri virtuali, la giovane ha sollecitato un impegno concreto da parte del governo italiano per garantire che l’accesso ai vaccini e ai trattamenti per il COVID-19 sia garantito a tutti, ovunque. Questo è possibile attraverso il finanziamento di iniziative globali come ACT-Accelerator, una coalizione di organizzazioni che distribuisce vaccini, medicinali e test per Covid in tutto il mondo il più rapidamente possibile.

Marta ha dichiarato: “Sono soddisfatta del supporto ricevuto dai rappresentanti politici che abbiamo incontrato. È importante ricordare che le incertezze odierne non possono essere affrontate individualmente e che, senza un’immunizzazione diffusa, il virus continuerà a mutare ed evolversi”.

Emily Wigens, referente di ONE Italia, ha aggiunto: “Per sconfiggere il virus dobbiamo agire ambiziosamente, non soltanto a livello nazionale, ma a livello globale. Anche se molti di noi aspettano ancora il proprio turno, dobbiamo impegnarci per assicurarci che miliardi di persone in tutto il mondo non rimangano in coda".

 “Nessuno è al sicuro finché non lo saremo tutti - prosegue Wigens - non è retorica, ma la realtà che ci stiamo trovando ad affrontare con questo virus. Il G20, di cui l’Italia presiede i lavori, può e deve promuovere un’azione per garantire che nessuna distinzione entri in gioco nella risposta sanitaria a questa crisi; il Global Health Summit del prossimo 21 maggio è un buon modo per iniziare a farlo”.