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Tubone, al via gli espropri

La Regione Toscana ha avviato la procedura relativa all'idroelettrico: associazioni sul piede di guerra

Tanto tuonò che poi piovve. Nonostante le perplessità sul progetto dell'idroelettrico nel comune di Colle, sul quale si sono espresse molte associazioni, ma anche il Comune e la Soprintendenza, è arrivato questi giorni l'avvio ufficiale all'esproprio dei terreni necessari da parte della Regione Toscana.

Non proprio una novità, ma una delusione per molti, in quanto negli ultimi mesi, anche la Regione sembrava aver recepito alcune istanze territoriali, non solo da molte associazioni, ma perfino dal Consiglio Comunale all'unanimità.

Il progetto prevederebbe il prelievo di una importante quantità d'acqua del fiume Elsa, attraverso le Gore, tramite il fatidico "tubone", una condotta forzata per velocizzare lo scorrimento.

La paura delle associazioni è che un forte prelievo possa mandare in secca il fiume e che le antiche gore possano venir danneggiate.

"La Regione dovrebbe seguire fedelmente le direttive dello Stato, cui la Soprintendenza è emanazione periferica - ha osservato Laura Comi, presidente di Italia Nostra di Siena - la nostra associazione e il Comitato Elsa Viva hanno già fatto segnalazioni opportune a chi di dovere".

Anche sui social sono venuti fuori gli umori negativi dei colligiani, preoccupati per questo esproprio che si traduce nella prima tappa per l'avvio dell'idroelettrico. E, dalle voci, pare già che alcune associazioni stiano pensando ad un ricorso legale. Insomma le carte non sono ferme e nei prossimi giorni sono attese novità.