Attualità

Un libro per la "Maestra della Memoria"

Elisabetta Puccioni, insegnante dell'I.S. Roncalli, ha scritto un volume che parla della madre Marisa

Un'insegnate valdelsana che scrive di un'altra insegnante: sua madre.

Si tratta di Elisabetta Puccioni, laureata in lettere e filosofia, e un secondo titolo accademico in Scienze Religiose, oggi in servizio presso Istituto Superiore Roncalli.

Partendo dalla riscoperta dei diari della madre, è nato il libro dal titolo "la Maestra della Memoria".

Elisabetta, perchè è nato questo libro?

Il mio libro nasce dal ritrovamento di 40 diari di mia mamma, insegnante molto conosciuta a Poggibonsi. In queste pagine, ritrovate durante la pandemia, lei ha scritto tante cose che avevo dimenticato, ma anche cose che non conoscevo.

C'è un tema ricorrente?

La memoria. Il motivo per cui questo libro nasce è perchè mamma è morta a luglio, affetta da Halzeimer da cinque anni. Da qui il nome: lei è diventata la maestra della memoria. Queste agende che lei ha riempito hanno sopperito alla sua mancanza di memoria. La mia famiglia è senese, e rileggendo i diari ho potuto riscoprire, per esempio, che la prima volta che ho preso parte a una cena di contrada, avevo 5 anni. Era il Drago.

Un ricordo che ha riacquisito leggendo.

Questa è stata la molla. Ho diviso gli episodi in giorni, ovviamente quelli importanti.
Il romanzo si svolge dal 5 marzo del 20 al 2 novembre del 20, sei mesi in cui racconto tutto. Ho voluto trovare un lato leggero, pur parlando di cose brutte.

Pensa di aver reso una testimonianza utile alla Valdelsa?

Il mio intento era duplice: chi la conosceva da poco, potesse sapere che mamma era persona eccezionale, e poi per parlare della perdita della memoria in pandemia. Mamma era la depositaria di segreti, molti andavano a confidarsi da lei, e sapevano di potersi fidare. Penso che questo libro sia una risposta per molti.