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Caos riaperture, chi dovrebbe ripartire ma non sa

Regna l'incognita tra i commercianti. Parrucchieri e ristoratori ancora non hanno le disposizioni necessarie per lavorare in sicurezza

Foto archivio

Più ombre che luci per le riaperture di lunedì 18 maggio. Se molti, infatti, stanno attendendo in gloria il momento di tornare a farsi i capelli, oppure per concedersi una bella cena al ristorante, potrebbero rimanere delusi.

Abbiamo contattato alcune attività colligiane, ma la risposta è sempre la stessa: "non c'è niente di ufficiale, solo vici ufficiose. Non si sa ancora nulla, sul lato pratico. Tutti parlano di riapertura a causa della televisione ma per come stanno le cose, lunedì non si potrà riaprire perché non abbiamo indicazioni esatte su come comportarsi.  Non sappiamo quante persone possiamo fare entrare, come dobbiamo vestirci. Anche chi ci segue, come i commercialisti, non hanno ancora le risposte chiare. Abbiamo richieste di appuntamenti ma non siamo in condizione di darli." Questo è quanto dichiarato da Katiuscia Pacini Hair.

Ma non è la sola ad avere dubbi, incertezze e perplessità.
"Sabato saremo in salone per pulire, ma la riapertura dipende dal governo. Non c'è un protocollo certo, siamo in attesa, ma ad oggi non potremmo riaprire, perché mancano delle linee guida ufficiali" - fanno sapere dal Salone di Vanna e Adria.

Stessa sorte per il settore della ristorazione, il quale ha subito un duro colpo.
"Non possiamo riprendere l'attività perché mancano linee guida chiare e certe. Se queste usciranno domenica sera, allora sarà difficile pensare di riaprire lunedì. Noi ci speriamo perchè abbiamo voglia di tornare al pubblico, con una tutela però. Siamo a conoscenza della difficoltà in questo settore, nonostante la volontà di tornare a lavorare non manca. Certo è che lunedì sarà difficile vedere ristoranti aperti" - è il commento della locanda di Berto e Giangio.

"Stiamo trattando per avere più spazio all'esterno, e speriamo di riaprire, ma dobbiamo capire come. Abbiamo anche sostenuto delle spese per l'acquisto di un container attrezzato. Speriamo quanto prima di essere messi nelle condizioni di lavorare" - spiegano da Bottega Roots.

Insomma, per il 18 sembra veramente che Colle e Valdelsa siano ancora in alto mare. Con tanta voglia, però, di lavorare. Nella speranza che anche queste indicazioni ministeriali possano arrivare presto e che le attività siano messe nelle condizioni di poter riaprire in sicurezza.