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Lotteria degli scontrini, prevale lo scetticismo

Entusiasmo a zero tra i negozianti del centro. Una spesa in più per le attività già in difficoltà. Della stessa opinione anche Confesercenti

Parte in sordina a Poggibonsi la novità che riguarda sia i negozianti che i clienti, la lotteria degli scontrini. Sarà la situazione attuale, abbastanza cupa e le prospettive per i prossimi mesi non certo ottimistiche, ma l'aria che si respira nella via dello shopping della cittadina non è delle migliori.

Dal primo febbraio è entrata in vigore questa nuova possibilità di tentare la fortuna con un codice personale, che può essere utilizzato poi in una serie di estrazioni periodiche che riprendono quelle delle tradizionali lotterie.

L'innovazione non sembra però entusiasmare i negozianti, anzi i commenti principali che si colgono andando in giro per i negozi, sono poco lusinghieri. Si contano sulle dita di una mano gli esercenti che sostengono a piene mani l'iniziativa.

La maggior parte di loro si lamenta del fatto che tutto questo ha un prezzo non indifferente per un'attività, ovvero l'aggiornamento del registratore di cassa e del lettore del codice. Un costo aggiuntivo che in questa fase congiunturale, non è affatto una cosa da poco. La stessa opinione da Confcommercio Siena che si è espressa in maniera critica “una spesa dai 200 ai 400 euro per delle attività già in difficoltà è troppo alta”

L'obbligo di adeguarsi alla nuova procedura scatta da primavera quando tutte le attività commerciali dovranno disporre del software idoneo a permettere la lotteria. L'iniziativa, quindi, di per sé rivoluzionaria non sta incontrando i favori previsti. Qualche commerciante ironizzando ha affermato che forse, se sarà estratto qualche scontrino nei negozi del centro, chissà se le persone torneranno ad acquistare in via Maestra.

La crisi economica derivata dalla pandemia sta mettendo a dura prova le attività tradizionali, l'abitudine sempre più diffusa di acquistare su internet sta lentamente dilagando. Ed i fondi vuoti con la scritta affittasi lo ricordano ogni qualvolta i poggibonsesi vanno in giro per il corso. Un monito che, però, resta purtroppo inascoltato.