Attualità

Edifici pubblici a rischio terremoto

L'Ordine dei Geologi della Toscana lancia l'allarme: "L'ottanta per cento delle scuole non rispetta le misure antisismiche"

“Dai dati del censimento dell’edilizia scolastica del Ministero dell’Università e della Ricerca risulta che in Toscana su 2.839 edifici scolastici solo 566 sono stati progettati in accordo con le normative antisismiche, gli altri, cioè l’80 per cento del totale no”. E' questo forse, a ragionando a mente fredda, il dato più allarmante dei tanti che sono stati pronunciati in queste ore post terremoto. La situazione di emergenza e di insolita preoccupazione in cui è stata avvolta tutta la Valdelsa, oltre a presentare delle novità da molti punti di vista ha fatto ricordare a tutti che il territorio valdelsano, la Toscana più in generale, è una zona particolarmente sismica e che, pur non potendo prevedere i terremoti, occorre comunque prendere in considerazione i migliori sistemi di difesa.

In una Regione, soprattutto negli anni scorsi, ad alta densità edilizia, con molte costruzioni fatte di recente, vedere che solo l'ottanta per cento non è a norma fa sobbalzare dalla seggiola. In virtù del fatto che forse è stata data troppo poca importanza ai fenomeni sismici. Perchè se è vero che la Valdelsa, come tutta la Toscana, è piena di edifici storici sui quali ovviamente niente si può fare, è anche vero che sulle nuove costruzioni forse qualcosa in più andava fatto.

“Il vero problema sono gli edifici, anche quelli pubblici, che non rispettano le norme antisismiche – ha precisato la presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana in una nota – perchè visto che non è possibile prevederli, per evitare vittime dei terremoti l’unica strada praticabile è quella di non vivere, studiare, pregare, lavorare, dormire, mangiare dentro edifici, in zona accertata come sismica, che non sono in grado di reggere al terremoto”. Una situazione alla quale gli amministratori locali devono iniziare a pensare con forza e determinazione.