Emergono ulteriori sviluppi riguardo alla dichiarazioni rilasciate a La Nazione dai vertici della Montemaggio circa il braccio di ferro legale tra la Cooperativa edile e la New Colle, società di gestione di tutto il progetto Fabbrichina.
I soci e gli ex dipendenti della Montemaggio hanno impugnato l'atto transattivo con cui la New Colle riconosce il suo debito e la disposizone al pagamento, anche se questo non è stato ancora fatto. Certo è che il Tribunale di Siena ha dunque l'esecutività dell'atto, pignorando tutti i beni della New Colle, compresi i conti corrente nelle banche di Colle, Poggibonsi e nelle città sedi di società facenti parte del progetto, comprese le Poste.
In pratica, da dicembre scorso in poi, qualsiasi movimento bancario intestato alla New Colle è stato bloccato e qualsiasi somma di denaro che potenzialmente potrà essere riscossa dalla stessa New Colle finirà automaticamente nelle casse della Montemaggio. Anche perchè delle tante storie raccontate sulla vicenda nessuno è mai entrato nello specefico, ma si parla comunque di un debito superiore ai 2 milioni di euro.
Ma al di la delle vie legali, sempre spiacevoli, del ricorso che la New Colle ha fatto e che non verrà discusso prima di maggio, rimane la concretezza e la gravità del problema. In pratica, visto che i lavori sono ormai fermi, i dirigenti della New Colle stavano negoziando da tempo con il Monte dei Paschi di Siena nuove somme di denaro per poter portare a termine i lavori. Ma adesso, ammesso che l'istituto senese fosse ancora disposto ad investire sul progetto, visto che comunque possiede anche alcune quote, non lo potrà più fare visto che qualsiasi somma fosse disposta a versare andrebbe dritta nel conto della Montemaggio. Una situazione dunque paradossale che non solo blocca nuovamente il cantiere, ma mette a rischio il futuro di tutta la zona. Nei giorni scorsi, ci sono stati comunque nuovi incontri tra i vertici della New Colle, Colle Promozione, Amministrazione Comunale e Montemaggio per arrivare ad una transazione. Da una parte la richiesta di proproga di alcuni mesi dell'atto notorio, circa sei, dall'altra la richiesta di una fideiussione da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena,. Posizioni distanti dunque, in virtù del fatto che siamo in piena campagna elettorale e che molte questioni potrebbero essere rimandate alla nuova amministrazione comunale. Certo è che una domanda va posta: se l'atto legale è stato notificato all'Amministrazione Comunale di Colle nei primi giorni del mese di dicembre, come mai è venuto tutto fuori solo adesso a distanza di più di due mesi?