Politica

Fabbrichina, Marinangeli vuole fare chiarezza

"Vanno tagliate tutte le cariche delle società che hanno gestito il progetto. Lasciamo perdere gli appartamenti, non ci sono soldi"

“Inutile girarci intorno, la questione Fabbrichina è una cosa che pesa. Se dovessi diventare sindaco la prima cosa da fare sarebbe quella di azzerare tutte le cariche delle società che fino ad oggi hanno gestito il progetto”. Claudio Marinangeli è deciso su come ci si dovrà muovere nei prossimi mesi per cercare di risolvere l'annoso problema del cantiere nel cuore della città.

“Su Fabbrichina – dice Marinangeli - l'unica certezza è il decreto ingiuntivo fatto dalla cooperativa Montemaggio che di fatto ha bloccato tutti i conti delle società coinvolte. Ho provato ad informarmi anche all'interno del nostro partito con persone che stanno proprio dentro le suddette società di gestione del progetto. Mi è stato detto che, essendo una questione privata, di queste cose non se ne può parlare nemmeno nelle stanze chiuse del Pd”. Claudio Marinangeli ha fatto capire di aver preso atto e di aver utilizzato queste settimane per capirne di più sulla questione. “Non è stato facile reperire informazioni, ma da quel poco che ho raccolto credo che dei 20 milioni che si vocifera siano stati spesi, tra bonifica, strada, scavi e prime pose in opera del primo fabbricato, se stiamo larghi forse siamo arrivati alla metà”.

“Difficile ad oggi fare previsioni. L'unica cosa che mi sento di poter dire – continua Marinangeli - è che dobbiamo almeno portare a termine supermercato e mediateca. I lavori agli appartamenti del Poggino credo debbano essere sospesi perché non ci sono le risorse e non riesco a immaginare chi può reinvestire adesso su quell'immobile”.

“L'auspicio – conclude Marinangeli - è indubbiamente quello che ci siano tutte le condizioni per poter finire il progetto. Aggiungo solo che la mediateca com'era stata pensata oggi è già vecchia e non ha più ragione d'essere. Va ripensata come una libreria moderna dove si potranno fare incontri e riunioni, leggere un libro ma anche mangiare e bere qualcosa”.