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Geotermia, Rossi blocca tutto

Stop di sei mesi a tutti i permessi relativi a nuovi progetti: "Così evitiamo tutti i rischi". Anche il sottosegretario Borletti Buitoni è per il No

Sulla geotermia la Valdelsa può tirare un sospiro di sollievo: la Regione Toscana ha bloccato per i prossimi sei mesi tutti i permessi di ricerca sul territorio toscano. Tra questi, dunque, anche quelli relativi a Casole e Mensano, al centro, proprio in questi giorni, di nuove polemiche alimentate anche dalla trasmissione Rai Ambiente Italia di sabato scorso quando Stefano Batini, responsabile della Magma, società interessata ai progetti geotermici in Valdelsa, aveva ribadito che il loro progetto “prevede centrali ad emissioni zero e non quelle viste in altre zone della Toscana” e che comunque sarebbero andati avanti nelle loro operazioni fino a che Stato o Regione non si fossero messi nel mezzo. Ci ha pensato così la Regione a porre dei paletti, seppur per un tempo limitato: "Nel Piano energetico regionale abbiamo previsto che nei prossimi 5 anni ci sia un aumento di non più di 150 MW da ricavare da energia geotermoelettrica – ha detto il Presidente Enrico Rossi – e così in questi sei mesi stabiliremo quali siano i criteri perché le ricerche non siano 31, ma siano semplicemente il numero funzionale alla programmazione che abbiamo fatto nel Piano energetico".

Delle 31 autorizzazioni attualmente attive, 24 sono in fase di ricerca non invasiva e 7 nella fase di ricerca più avanzata. Sono inoltre aperte 7 istruttorie per l'eventuale conferimento del permesso di ricerca. Proprio durante la trasmissione televisiva della Rai, il sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni si era schierata apertamente contro questo tipo di progetti, precisando che “spesso si contrappone il paesaggio allo sviluppo economico che crea ricchezza, ma il paesaggio è ricchezza e da questo punto di vista la Valdelsa è una delle zone più importanti al mondo e per questo fanno bene ad esporre le proprie ragioni”, riferendosi al recente referendum di Casole dove ha stravinto il No alla geotermia. Chi si aspettava una soluzione “alla toscana” del presidente Rossi, cioè un accordo coi comitati per una moratoria che fermi lo scavo dei pozzi, non aveva pensato a questa nuova soluzione. Anche se la parola fine non è ancora arrivata: durante i prossimi sei mesi sarà stabilito sia il numero massimo dei pozzi che potranno essere autorizzati sia i criteri di opportuna localizzazione. Il tutto con l'obiettivo, secondo quanto spiegato da Rossi, di "evitare rischi di sostenibilità ambientale e socioeconomica nelle aree di produzione geotermica".