Attualità

"La Valdelsa torni il motore della Provincia"

Tour in camper di Stefano Scaramelli, capolista Pd alle prossime regionali: "Tavolo di concertazione per il design industriale"

Stefano Scaramelli all'ingresso della Miv

La Provincia di Siena da girare in lungo e in lagro con il proprio camper per conoscere persone, confrontarsi su idee e proposte, ma soprattutto tastare il polso della situazione attuale alle varie realtà senesi. Tra queste anche la Valdelsa, ultima tappa, in ordine cronologico del tour che il capolista del Pd alle prossime regionali Stefano Scaramelli sta effettuando in questi giorni.

"La Valdelsa è stata il motore della provincia di Siena, deve tornare ad esserlo. Dobbiamo mettere i cittadini e le imprese nelle condizioni – ha detto Stefano Scaramelli - di tornare a fare impresa. Tra i primi nodi da sciogliere la viabilità, basta chiacchiere: gli investimenti devono arrivare anche in quest'area della Toscana. I collegamenti devono cambiare, devono diventare sicuri e veloci. All'Autopalio servono investimenti importanti, reali, così come sulle linee ferroviarie che vertono in condizioni inaccettabili rendendo le tratte percorse da studenti e pendolari un viaggio nel Medioevo". Incontri in Valdelsa da parte di Scaramelli che hanno toccato anche Colle e soprattutto la Mostra Intersettoriale, vetrina delle produzioni locali e non solo: “Ho incontrato molti imprenditori, tra i quali anche quelli che operano nel campo del design – ha detto ancora Scaramelli - un settore che in Toscana conta 13.500 occupati, un fatturato da 950 milioni di euro all’anno, ed è una delle realtà più presenti in Valdelsa”. In questi mesi, andando in questa direzione, Scaramelli sta portando avanti la richiesta formale di concertazione e di incontro, tra imprenditori, Governo e associazioni di categorie, per trovare una sintesi condivisa sulla produzione di pezzi di arredamento ispirati ai “classici”. Il tavolo di lavoro con il Governo e le parti sociali servirà a spiegare che “le nostre aziende vogliono continuare a lavorare, a fare il lavoro che hanno sempre fatto, portando avanti una tradizione molto radicata nel territorio, che ha avuto importanti ricadute in termini economici e di risorse umane per tutta la Toscana".