Politica

Le Torri tra turismo e Patto di Stabilità

Tre milioni annuali di presenze nella cittadina valdelsana, ma l'amministrazione comunale ha in cassa 9 milioni che non può spendere

Città da sempre a vocazione prevalentemente turistica e scelte amministrative che sono andati sempre di pari passo con le esigenze strutturali di una città che prima di tutto deve essere vetrina di se stessa. Stiamo ovviamente parlando di San Gimignano e dei dati che sono stati presentati nel corso di un incontro che il sindaco Giacomo Bassi, alcuni rappresentanti di Giunta e Consiglio Comunale e gli operatori commerciali hanno avuto con il presidente della Toscana Enrico Rossi.

Un settore che nel comune delle torri può contare su 3 milioni di arrivi l'anno (60 per cento di stranieri, 40 per cento di italiani) che trovano ad acoglierli 19 alberghi e 200 strutture extra alberghiere, ovvero oltre cinquemila posti letto di fronte a 7.500 residenti, nella capitale italiana degli agriturismo (150). Adesso, dopo alcuni anni di crisi, gli arrivi sono in leggero e costante aumento, ma si scontrano con i vincoli del Patto di stabilità, che impedisce all'Amministrazione comunale di investire in arredo urbano e manutenzioni le risorse (arrivate a 9 milioni di euro) di cui dispone. Un Patto di Stabilità nuovamente criticato dal primo cittadino Giacomo Bassi che si trova costantemente alle prese con vincoli che non permettono di creare lavoro all'interno della propria città.