Politica

Matrimoni gay, ordinanza del Sindaco

Giacomo Cucini esce allo scoperto: a Certaldo sarà possibile iscrivere nel registro delle unioni civili nozze omosessuali contratte all'estero

Atto importante per il Sindaco di Certaldo

Da ieri sera, il sindaco Giacomo Cucini – che ha, tra i suoi incarichi, anche la delega per le Pari Opportunità per l’Unione dei Comuni - ha dato disposizione ai Servizi Demografici di Certaldo affinché i matrimoni regolarmente contratti all'estero tra persone dello stesso sesso vengano trascritti, su richiesta dei contraenti, sui registri di Stato Civile del Comune di Certaldo.

Un'ordinanza che farà sicuramente discutere e che prende avvio dal dibattito pubblico e politico in materia, che ormai da diverse settimane si sta scatenando nelle varie amministrazioni comunali. Discussioni all'interno delle sedute consiliari anche negli altri comuni della Valdelsa e risultato più o meno identico. "L'ordinanza che ho dato agli uffici del Comune di Certaldo, così come stanno facendo tanti Comuni in Italia, è importante – ha detto il sindaco Giacomo Cucini - perché rappresenta un invito al Governo a colmare quello che è evidentemente un vuoto legislativo in materia, un vuoto segnalato anche dalla Corte Costituzionale. Questa ordinanza rappresenta per Certaldo anche un passo in avanti rispetto al registro delle unioni civili, istituito nel 2004 ma per il quale ad oggi nessuno ha fatto richiesta di iscrizione. Questo dato, comparato al reale movimento di richiesta di diritti delle coppie omosessuali nel nostro Paese, deve farci riflettere sul fatto che la mancata concessione di diritti reali ha avuto ed ha tuttora un effetto discriminatorio. Anche se è evidente che con questa ordinanza non si producono atti con valore giuridico, la loro importanza non è minore, perché oltre a sollecitare in maniera più forte il legislatore, si dà un segno concreto di vicinanza delle istituzioni a tante ragazze e ragazzi che patiscono disagi e discriminazioni rispetto alla loro omosessualità nelle famiglie, in società, ma anche purtroppo nelle scuole e sul posto di lavoro. L'impegno di un ente locale per i diritti passa da tante azioni concrete ma anche da atti di impegno come questo".