Prosegue giovedì 19 febbraio alle 21 la stagione teatrale del Politeama di Poggibonsi con due grandi icone del teatro italiano, Glauco Mauri e Roberto Sturno, che si cimenteranno in un capolavoro del cinema “Una pura formalità” di Giuseppe Tornatore nella trasposizione teatrale a cura dello stesso Mauri.
“Una pura formalità” è
una lunga misteriosa notte dove un uomo aiuta un altro uomo a cercare
di capire quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile che è la
vita. Una squallida stanza di uno squallido Commissariato di Polizia.
Si direbbe facile, in fondo, una stanza è una stanza. Ma c’è
qualcosa di inquietante: tutto è sbilenco, una prospettiva
irregolare, libri e faldoni ingrigiti dagli anni, sui muri misteriosi
graffiti e un orologio senza lancette... come se il tempo si fosse
fermato. Quando il film uscì nelle sale nel 1994 fu accolto, per la
sua inquietante novità, con una certa difficoltà da parte della
critica. Oggi è considerato uno dei suoi film più belli in assoluto
(lo stesso autore ne è convinto), un “piccolo capolavoro”. Ne
erano protagonisti Gérard Depardieu e Roman Polanski con un
giovanissimo Sergio Rubini. Nell’allestimento teatrale, Roberto
Sturno è lo scrittore Onoff e Glauco Mauri il Commissario.
“L’intensità del racconto, il suo ritmo, illuminato da
emozionanti colpi di scena, una razionale e al tempo stesso commossa
visione della vita – ha detto Glauco Mauri presentando lo
spettacolo – mi hanno spinto, in pieno accordo con Tornatore, ad
una libera versione teatrale. Il racconto rimane oscuro fino al suo
sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono
in una serenità inaspettata e commovente: un capovolgimento radicale
di quello che sembrava un giallo”.